Il Perugino raccontato e illuminato di nuova luce

PERUGIA – L’arte del Perugino, scrigno inesauribile di ispirazione e fascino, non smette di regalare nuove esperienze. Il ‘Divin Pittore’ e le mostre in occasione dei suoi 500 anni sembrano voler restare portatrici di nuove prospettive su questo artista inimitabile, invidiatoci da tutto il mondo. Davanti a un 2023 agli sgoccioli, la passione per la sua arte continua a crescere, regalando nuova linfa alle sue opere.

A Palazzo Sorbello, nel cuore del centro storico perugino, ci si può immergere in ben due esposizioni a lui dedicate e visitabili fino al 9 gennaio 2024: la prima, “Raccontare il Perugino”, raccoglie e documenta le impressioni e i resoconti dei tanti viaggiatori in Umbria che hanno scoperto il genio di Pietro Vannucci: in mostra rari e preziosi volumi del ’700 e ’800, tratti dalla collezione di letteratura di viaggio della Fondazione, arricchita da Marilena de Vecchi Ranieri di Sorbello, stampe d’epoca e pitture di collezioni private.

La seconda, “La luce (senza le forme) del Perugino”, arricchisce l’esperienza del visitatore offrendogli una prospettiva contemporanea grazie alle sette opere di Klaus Karl Mehrkens – artista tedesco naturalizzato umbro – che oggi vive e lavora a Limiti di Spello. Una luce ha illuminato incarnati e visi in maniera esemplare. Una luce senza tempo e irreale e per questo eternamente presente, che fa apparire i personaggi delle opere sempre sotto i riflettori. La mostra è curata da Giuseppe Simone Modeo che ai microfoni di Vivoumbria ha raccontato la genesi dell’idea e la mission della mostra.

 

 

Karl Klaus Mehrkens, nasce a Brema nel 1955. Nel 1977 si iscrive alla Hochschule für Bildende Künste Braunschweig e diventa allievo di Alfred Winter-Rust e Hermann Albert. Durante questi anni ha modo di frequentare e osservare da vicino il lavoro di artisti come Markus Lupertz e George Baselitz. Approda a Milano alla fine del 1985. Nel capoluogo lombardo entra in contatto con lo scrittore, drammaturgo e critico dell’arte Giovanni Testori. Verrà inserito nel gruppo chiamato dallo stesso Testori il Gruppo dei Nuovi Ordinatori (Albert, Chevalier, Schindler) in contrapposizione al gruppo dei Nuovi Selvaggi (Hodicke, Fetting, Zimmer Salomè). Negli anni l’attività continua con mostre in Italia e all’estero. Attualmente vive e lavora a Limiti di Spello, dove prosegue la sua ricerca artistica e di pensiero.

Un mondo a colori quello di Mehrkens, da approfondire anche in versione podcast grazie al progetto svolto con gli studenti del corso “Strategie di comunicazione in rete” del corso di laurea magistrale in Comunicazione pubblica, digitale e d’impresa” dell’Università degli Studi di Perugia, coordinato dal docente Luca Garosi. Un viaggio attraverso le caratteristiche dei colori e il loro utilizzo nell’arte, sempre denso di significati psicologici e stilistici curiosi.

 

 

La mostra è organizzata dalla Bramo Srls, in collaborazione con la Fondazione Ranieri di Sorbello, con l’associazione Euke e l’associazione Arezzo Ars Nova, ha il patrocinio del Comune di Perugia e della Provincia di Perugia. L’esposizione è visitabile tutti i giorni. (per costi ed orari consultare il sito www.casamuseosorbello.org).

Federica Mastroforti: Perugina con un’anima nomade grazie alla quale scopro storie e provo a raccontarle. Comunicatrice del Terzo Settore, appassionata di fotografia e aspirante giornalista pubblicista.