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Il Perugino in videomapping e il dialogo musicale tra antico e moderno

PERUGIA – Proseguono le celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Pietro Vannucci. Per conoscere, ammirare e vivere le opere del Divin Pittore sparse in tutto il mondo, l’Università di Perugia ha promosso una straordinaria installazione artistica multimediale, una mostra virtuale immersiva ed innovativa; l’arte del pittore umbro, attraverso un suggestivo spettacolo di videomapping, sarà presentata con immagini e video proiettati in Piazza dell’Università e nelle logge del Dipartimento di Fisica e Geologia.
Il progetto, curato da Cristina Galassi, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici di UniPg, sarà inaugurato giovedì 1 giugno nel Chiostro del Rettorato alle ore 20.30. Ricco il programma della serata. Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Maurizio Oliviero, del Sindaco Andrea Romizi, di Ilaria Borletti Buitoni, vicepresidente del Fai e Presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del cinquecentenario della morte del Perugino, e di Anna Calabro, Presidente della Fondazione Perugia Musica Classica, sarà la curatrice professoressa Cristina Galassi ad illustrare il progetto Perugino come non l’hai mai visto. Oltre alle proiezioni a pieno schermo delle opere dell’artista nella “piazza animata”, il progetto prevede la realizzazione di un libro interattivo consultabile e scaricabile, con descrizioni dettagliate, riproduzioni e note bibliografiche a cura degli allievi della Scuola di specializzazione in Beni Storico-Artistici.

 

 

Alla presentazione seguirà un raffinato concerto che si distingue per la particolare e pregiata scelta musicale; un incontro di epoche e stili, la purezza della vocalità medievale e rinascimentale con l’intensa espressività del violoncello nel Novecento. I protagonisti di questo dialogo musicale tra antico e moderno saranno da una parte i due pluripremiati ensembles di Perugia fondati e diretti dal M° Franco Radicchia -il gruppo femminile Armoniosoincanto e il gruppo vocale Tritonus- con l’arpista Katerina Ghannoudi, dall’altra il violoncellista di fama internazionale Enrico Bronzi, direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica. Ad aprire il concerto la Lauda cortonese del XIII secolo Venite a laudar, interpretata dalle limpide e angeliche voci dell’Armoniosoincanto, alla quale risponde il violoncello con la profonda introspezione del Langsam, terzo movimento della Sonata op.25 n.3 del compositore tedesco Paul Hindemith (1895-1963). Le voci proseguono il programma con brani rinascimentali: Chi me darà più pace di Marchetto Cara interpretato dalla Ghannoudi, la canzonetta a tre voci di Monteverdi Vita de l’alma mia eseguita dalle voci dell’Armoniosoincanto, due madrigali ariosi di Giovan Piero Manenti Ogn’hor duolsi ‘l mio core e Come quando vedest’anima mia, cantati dai Tritonus. Saranno proprio i Tritonus a concludere l’esibizione con il celebre madrigale a quattro voci Il bianco e dolce cigno del compositore fiammingo Jacques Arcadelt. Per gli interventi del violoncello tra i brani vocali polifonici, la
preferenza di Bronzi è ricaduta sui Preludi della compositrice russa Sofia Gubaidulina. Scritti negli anni Settanta, seppur affrontino mirati problemi tecnici per violoncello, i Preludi non nascono come esercizi tecnici ma come esercizi di fantasia, improntati all’esplorazione timbrica, alla sperimentazione, alla ricerca. La giustapposizione dello stile personale, libero, contemporaneo della Gubaidolina con la bellezza equilibrata della musica al tempo del Perugino non crea una distanza perturbante ma un contrasto che amplifica il fascino dei linguaggi specifici. Il senso di meraviglia creato dai suoni sarà la preziosa premessa per dare il via alle proiezioni delle mirabili opere del “meglio maestro d’Italia”.

 

Alma Gatteschi

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