MONTELEONE DI SPOLETO – Anche l’archeologia e’ il piatto forte dell’Umbria, questo piccolo territorio posto nel cuore dell’Italia, crocevia di civiltà con il loro culto, tradizioni, usi e costumi. Qui il contemporaneo ha fatto tesoro di queste risorse antiche, imitando e perseguendo gesta, detti e cultura. Tutta l’Umbria e’ una miniera di testimonianze storico – archeologiche, che fanno vanto in tutto il mondo. Monteleone ne annovera tre di siti archeologici, oltre che a un museo, degno di visita: la Biga fedele copia dell’originale.
Qui nel terreno sono rinvenuti bronzetti schematici, frammenti di dischi decorati e vasellame in bronzo, frammenti di oggetti in pasta vitrea, alcuni frammenti in metallo tipo bronzo, ferro e monete di eta’ romana; frequentazioni di epoca di eta’ arcaica e anche dopo la conquista romana del territorio sabino – laziale. Se tale materiale e’ giunto fino a noi si deve ad alcuni locali che con dovizia e cura hanno raccolto tanto materiale. Probabilmente il sito, era dapprima un santuario, poi una villa. Altro sito interessante e’ santuario di monte Aspra. La scoperta, grazie al materiale lasciato in loco dai ricercatori clandestini. Sito che si colloca tra l’eta’ arcaica a quella romana repubblicana. Scendendo in basso, lungo il Nera nella prossimita’ di interamna (che tratteremo a parte), troviamo il sito sull’altura di Monte Moro, nel comune di Montefranco. Il rinvenimento, e’ avvenuto dopo scavi clandestini, anno 1998. Il sito e disposto su due ambienti con relative pavimentazioni del periodo romano – repubblicana all’eta imperiale. Qui sono rinvenuti bronzetti votivi e materiale comune ai santuari umbri e sabini antecedente il periodo romano. Il sito in primis era a carattere religioso, poi, cisterne circolari, scavate su roccia calcarea. A loro interno furono rinvenuti materiali da santuario come bronzetti arcaici, materiali votivi in terracotta. Il sito e ben tenuto e monitorato. Scendendo in basso, lungo la Valnerina il Santuario del Monte di Arrone, scavato nella roccia. Una grande cisterna probabile in relazione ad un luogo di culto.
In Valle Sacrata alla fine dell ‘800 fu rinvenuta una testa di divinita’ appartenuta ad una statua probabilmente venerata nel santuario in cima al monte. Il pezzo fu restaurato nel 1998 e ancora oggi esposto nella residenza comunale. Interessanti reperti, per quanto riguarda una conoscenza più approfondita sulle origini del territorio della Valnerina, casciano, nursino e altre localita’, si possono ammirare presso il museo archeologico di Spoleto.