PERUGIA – Incontro denso di contenuti quello di stamani, 28 aprile, all’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia, con Maria Falcone, docente, attivista e presidente della “Fondazione Falcone”. Falcone ha parlato agli studenti e studentesse dell’Ateneo e delle scuole superiori del territorio di “Legalità: un impegno civile”. Presenti il Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero, il procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone e il direttore RAI Umbria, Giovanni Parapini. A moderare l’incontro è stato il Caposervizio della Tgr Umbria, Alessandro Buscemi.
“So che i giovani sono curiosi – ha affermato Falcone – e hanno bisogno di sentire la verità. La morte di Giovanni, e poche settimane dopo quella di Paolo Borsellino, furono per l’Italia tutta le ‘Torri gemelle’ dello Stato italiano. Vorrei far capire a voi ragazzi che siete lontani dalla Sicilia che la mafia non è poi tanto lontana da qui. È un problema di tutti”.
L’impegno della Fondazione Falcone, nata a ridosso di quei tragici eventi, è stato da sempre incentrato sul contrasto a quella mentalità mafiosa o comunque connivente che permette ai criminali di agire. “Nei nostri colloqui familiari – ha ricordato Maria Falcone – Giovanni diceva che la mafia non è soltanto un fatto criminale, è un fatto culturale, è un fatto di una società che non dico che appoggi, ma che comunque è indifferente e che permette alla mafia di proliferare”.