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Il Joyful singing choir ha chiuso il 2019 con un piccolo tour

Il Joyful singing choir ha chiuso il 2019 con un piccolo tour

PERUGIA – Il Joyful singing choir ha chiuso il 2019 con un piccolo tour che lo ha riempito di soddisfazioni. Il coro nasce nel 2015 ed, in poco tempo, arriva a coinvolgere, sotto la direzione di Aurora Scorteccia, oltre sessanta cantori provenienti dal marscianese (Marsciano, Ammeto, Schiavo, Migliano), da San Venanzo e Ripalvella, suddivisi nelle classiche quattro sezioni corali, disposte nello stile dei cori gospel: soprani, tenori, bassi e contralti. Ad accompagnarlo c’è sempre un gruppo di musicisti composto da: Tommaso Basiglini al piano, Jacopo Meniconi al basso, Filippo Pambianco alla batteria e percussioni, Sauro Truffini al sax ed Emanuele Burletti alla chitarra.

Una realtà locale che sta riscuotendo sempre più successo e consensi, come quelli ricevuti lo scorso dicembre in occasione dei 4 concerti che il Joyful singing choir ha tenuto sia Umbria che fuori regione.

“Ogni tour, anche se piccolo, – raccontano – si porta dietro bellissimi ricordi e magnifiche sensazioni. La prima tappa è stata il 14 dicembre a Collevalenza. E’ stato un piacevole ritorno, a distanza di un anno, dove abbiamo ritrovato il conforto di una chiesa e un pubblico caloroso. Poi è arrivato il concerto più atteso: quello del 17 dicembre al Teatro Concordia di Marsciano. Il privilegio e l’onore di condividere il palco con dei mostri sacri e degli esponenti del vero Gospel ha sprigionato in noi un’energia ancora più forte e la loro spiritualità ci ha toccato nel profondo”. Il concerto, intitolato “The Amazing gospel show”, infatti ha riscosso un forte successo anche grazie alla partecipazione straordinaria di Ron Hubbard, una delle figure più conosciute e carismatiche nel panorama Gospel internazionale.

“Poi – proseguono nel racconto gli organizzatori – è stata la volta di Piacenza, cuore tra il Po e l’Appennino. E’ stata la nostra prima trasferta ed è stata un’esperienza bellissima sia per l’arte che ci ha accolto sia perché ci siamo sentiti come a casa. Il gran finale c’è stato venerdì 27 dicembre sera ad Umbertide, dove un pubblico vivace ed energico ci ha applaudito e ha ballato e cantato con noi. Finiamo l’anno con un bagaglio stracolmo di emozioni e – concludono i membri del Joyful – ringraziamo tutti coloro che sono venuti a sentirci per questo”. Il coro ha sempre avuto particolare attenzione anche all’aspetto legato alla solidarietà. Il Concerto ad Umbertide nel Museo di Santa Croce, era di beneficenza in favore della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.

Dopo questa conclusione scoppiettante il Joyful sta preparando un fitto calendario per il 2020 pieno di sorprese e sicuramente di grandi successi.

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