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“Il Futuro è di chi lo fa”: 250 gli studenti coinvolti, vince l’ITT Sangallo di Terni

FOLIGNO – Un’idea imprenditoriale su sostenibilità ambientale e economia circolare. Questo il “compito in classe” da svolgere  nel contest “Il Futuro è di chi lo fa” rivolto agli studenti delle scuole superiori che hanno risposto in 250. 

Al primo posto  il progetto vincitore Urban Green Light proposto dall’ITT Sangallo di Terni.

Al secondo posto si è classificato Fumox, proposto dal Liceo Alessi di Perugia.

Al terzo posto si è classificato GreenerBytes dell’ITC Casagrande-Cesi di Terni.

Menzioni speciali sono andate al progetto Hydra del Liceo Marconi di Foligno per la brand identity, al progetto Semi Fidati dell’istituto Beato Fidati di Cascia per la valorizzazione del territorio e della cultura agroalimentare locale e al progetto Foodback all’ITC Casagrande-Cesi per l’impatto sociale  ma tutti gli studenti hanno vinto una sfida difficile, prima di tutto con se stessi, dimostrando grande spirito di sacrificio e capacità di lavorare in team.

I vincitori parteciperanno ad un corso di alta formazione ambientale organizzato da Arpa Umbria all’Isola Polvese, dove l’agenzia ha una scuola di alta formazione sui temi dell’educazione ambientale.

Promosso da Sviluppumbria e Regione Umbria in collaborazione con Arpa Umbria, GSA e Fa’ la cosa giusta, importanti sono stati il supporto dei docenti e la supervisione degli advisor di Sviluppumbria.

A Foligno il 31 maggio, la cerimonia di premiazione che si è aperta dagli interventi di Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria, Michela Sciurpa, amministratore Unico di Sviluppumbria e Cristiana Simoncini, responsabile di Arpa Umbria. La giuria era composta da Michela Sciurpa, Marianna Antenucci dell’Assessorato Sviluppo Economico Regione Umbria, Giovanna Sallemi dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, Oscar Proietti di ITS Umbria, Laura Radi di Nemetria, Emanuele Morciano diJA Italia e Fabio Calzuola di GSA

Le idee proposte spaziano dal riciclo della plastica per la realizzazione di serre per la coltivazione di piante autoctone, al recupero e ricondizionamento degli abiti usati in tessuto naturale con colori naturali, dalle insegne pubblicitarie alimentate da energia solare ai gioielli in bioplastica con microchip integrato di sicurezza, dal ristorante che utilizza materie prime vicine alla data di scadenza al software per supportare gli informatici nella realizzazione di programmi efficienti in termini di risparmio energetico. Si va dal recupero di rifiuti Raee per la realizzazione di nuovi dispositivi elettronici, alla realizzazione di impianti di illuminazione dei monumenti, smart e interattivi, alimentati da energia solare fino ad impianti per lo sfruttamento combinato di energia solare, eolica e idraulica su piattaforme integrate poste su specchi d’acqua. Proposto anche il recupero dei mozziconi di sigarette per ricavare plastica riciclabile.

Sono state fatte analisi di mercato, studiati marchi e sviluppati progetti di design, sono state studiate soluzioni tecnologiche e sviluppate strategie di marketing ma anche di inclusione dimostrando sensibilità a tematiche importanti per il futuro del pianeta, competenza e voglia di approfondire i temi ma anche attenzione al sociale ed alle categorie svantaggiate.

Le proposte sono state presentate dai gruppi di lavoro con grande professionalità, dimostrando che si può veramente aver fiducia nei giovani, nelle loro capacità e nella loro voglia di lavorare per il futuro del pianeta.

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