Il jazz si “invecchia” e con il ricambio generazionale rischia di essere relegato al ruolo di musica di nicchia vita natural durante. I giovani, in varie latitudini del mondo, preferiscono il rap e l’hip hop. Il problema che si pone dunque è quello di un avvicendamento tra generazioni che possa innescare il meccanismo virtuoso dell’apprezzamento di una musica, come il jazz, che include vari spetti di forte valenza sociale. Il jazz quindi può rappresentare un potente veicolo formativo.
E’ da queste premesse che prende vita il progetto “Uj4kids” con il quale Umbria Jazz si propone di avviare una fase sperimentale di formazione per i bambini che frequentano le scuole montessoriane perugine, le più sensibili a recepire il valore progettuale dell’idea. Con questi intenti, ma anche con quelli di offrire un’occasione di maturazione cognitiva e creativa ai più piccoli, è nato Uj4kids sulle orme di quanto già prefigurato dalla Federazione italiana jazz e da Silvia Peana, ad esempio, a Ravenna, dove è stato creato un jazz network a cui hanno aderito 6.000 studenti della varie scuole di ogni ordine e grado. A Perugia il progetto sarà coordinato da Fabrizio Croce e coinvolgerà gli alunni della scuola materna montessoriana Santa Croce per poi estendersi in altre aree del territorio. La sperimentazione avrà una durata di tre mesi alternando teoria e pratica. Alla Scuola Ciabatti interverranno dei musicisti che condurranno i ragazzi alla scoperta della musica.
Il percorso infine sarà finalizzato a creare una “striscia quotidiana” dedicata ai bambini durante lo svolgersi di Umbria jazz nel mese di luglio. Insomma, per ora, il progetto è un work in progress – come hanno spiegato il direttore generale di Umbria Jazz Giampiero Rasimelli e il coordinatore Fabrizio Croce – aperto anche ad altre idee e proposte, come quella di istituire borse di studio per i nuovi talenti che potrebbero emergere per gli approfondimenti degli studi musicali così come avviene con le clinics di Umbria Jazz che premiamo gli allievi più meritevoli con borse di studio al Berklee College of music di Boston. In attesa del programma definitivo che concretizzerà il progetto, la speranza è che l’iniziativa abbia eco su tutto il territorio comunale e che l’idea del jazz per bambini diventi virale coinvolgendo tutte le scuole, partendo dai tre istituti pilota: Santa Croce, Ciabatti e Silone. La musica si articola nelle forme della teoria e della pratica, ma è soprattutto sulla musica suonata, sulla cultura del fare, in linea con i principi del metodo Montessori che sarà strutturata la didattica