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Il filo che guida Ilaria Margutti verso il cielo a Santa Maria degli Angeli

ASSISI – Ilaria Margutti ha scelto il filo, quale elemento dominante del suo essere artista, adottando una pratica come il ricamo, nell’ambito dell’arte d’avanguardia. “Il filo si sostituisce al pennello e racconta storie” si legge nella nota di presentazione della mostra-iniziativa a Santa Maria degli Angeli curata da FARE cooperativa sociale, che vuole accompagnare i partecipanti in un “percorso che trova il suo inizio nell’osservazione della volta stellata assieme al gruppo di StarLight un planetario tra le dita APS e prosegue in una passeggiata guidata tra natura e paesaggio urbano. Da qui – prosegue la nota stampa – un laboratorio e un dialogo intellettuale, guidato da Ilaria e coadiuvato da mani sapienti provenienti dal mondo del ricamo con l’Accademia Punto Assisi, che permetterà di raccontarsi unendo i propri fili all’infinita distanza dal cielo, attraverso una manualità individuale che convoglierà in un lavoro collettivo e trasversale a tutte le età, alle identità di genere e a tutte le culture. Costituito da tanti tasselli che potranno essere decodificati solo nel loro insieme. Durante la residenza, la narrazione collettiva si comporrà anche da tutti coloro che vorranno partecipare spontaneamente, cittadini e turisti, dando il proprio contributo alla realizzazione di una  grande tela che sarà poi esposta assieme agli elaborati dei partecipanti”.

Gli esiti dei laboratori rimarranno in mostra fino al prossimo 15 agosto dal mercoledì alla domenica, dalle ore 18 alle ore 23.

Il laboratorio è a numero chiuso e prevede un massimo di 15 partecipanti.

Sarà possibile aderire inviando la propria richiesta al seguente indirizzo e-mail: info@cooperativafare.it

Il costo di partecipazione è di 40 euro comprensivo di tutti gli appuntamenti in programma.

Per consultare il programma dettagliato: https://www.cooperativafare.it/news/dal-filo-al-cielo/

 

Ilaria Margutti

Nata a Modena nel 1971, vive e lavora a Sansepolcro, dove svolge l’attività artistica e quella di docente di storia dell’arte. Nel 1997 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Ha collaborato con diverse gallerie private sia in Italia che all’estero.

Dal 2007 inserisce il ricamo nelle sue tele, linguaggio in cui sente meglio rappresentata la propria poetica. Nel 2010 è in Costa d’Avorio per il progetto di residenza artistica De L’Esprit e de L’Eau sostenuto dall’Ambasciata Italiana e curato da Virginia Ryan.

Dal 2011 al 2015, ha collaborato con il Museo Civico di Sansepolcro e dal 2013 a oggi, assieme a Laura Caruso, cura il progetto di rigenerazione urbana di CasermArcheologica, spazio dedicato alla sperimentazione artistica contemporanea a Sansepolcro.

 

Main Show: 2022 – Opera, Museo del Merletto di Burano a cura di Francesca Brandes con Elisabetta Di Sopra e Wanda Casaril; 2021 – Radici e foglie soltanto, Palazzo della Penna (PG), a cura di Michele Dantini; Edificio delle Linfe, Pinacoteca di Follonica; 2019 – A ricordo di Dove, a cura di Ilenia D’Ascoli, CasermArcheologica Sansepolcro (AR); 2018 – Ipotesi del Continuo, Museo del Merletto di Valtopina (PG); 2017: Esercizi di Vastità, personale all’interno di Abilmente, Fiere di Vicenza;  2012 – Biennale di FiberPhiladelphia, Philadelphia, USA – Fuori dalla Pelle a cura di Manuela De Leonardis, Spazio Lavatoio Contumaciale, Roma.

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