SPOLETO -Ci siamo: il Festival di Spoleto inaugura oggi, 20 agosto, una edizione tribolata ma di sicura presa. La 63a edizione, l’ultima firmata da Giorgio Ferrara, si svolge quest’anno dal 20 al 23 e dal 27 al 30 agosto. Otto serate in Piazza Duomo e al Teatro Romano, con artisti italiani di rilievo internazionale: Roberto Abbado, Andrea Battistoni, Monica Bellucci, Roberto Capucci, Silvia Colasanti, Emma Dante, Ottavio Dantone, Rosa Feola, Isabella Ferrari, Riccardo Muti, Pier Luigi Pizzi, Beatrice Rana, Luca Zingaretti.
La data, come detto. è quella di oggi giovedì 20 agosto in Piazza Duomo. Pier Luigi Pizzi cura la regia, le scene e i costumi. Ottavio Dantone dirige l’Accademia Bizantina, Antonio Greco dirige il Coro Costanzo Porta. In scena un cast di cantanti e ballerini giovani e talentuosi. Il disegno luci è di Massimo Gasparon, le coreografie di Gino Potente.
È l’Amore il protagonista del terzo lavoro ispirato al Mito classico composto da Silvia Colasanti dopo Minotauro e Proserpine, su commissione del Festival: ARIANNA, FEDRA, DIDONE, tre monodrammi per Attrice, Coro femminile e Orchestra su testo tratto dalle Epistulae Heroidum di Ovidio, in Piazza Duomo sabato 22 agosto. Isabella Ferrari interpreta le tre donne, tracciando un meraviglioso affresco dell´universo femminile. Adattamento e traduzione di René De Ceccatty. Roberto Abbado dirige l’Orchestra Giovanile Italiana, Gea Garatti dirige l’International Opera Choir. Il disegno luci è di Fiammetta Baldiserri.
Tecnica impeccabile e qualità interpretative fuori dal comune caratterizzano la giovane pianista salentina Beatrice Rana, star di fama mondiale nel mondo della musica classica internazionale. Premio Abbiati come miglior solista nel 2016, si esibisce per il pubblico di Spoleto in un eccezionale concerto di PIANOFORTE, con musiche di Chopin. Albéniz e Ravel, al Teatro Romano domenica 23 agosto.
Il secondo fine settimana del Festival si apre giovedì 27 agosto al Teatro Romano con il ricordo della più grande voce del XX Secolo. Monica Bellucci in MARIA CALLAS Lettere e Memorie, per la prima volta, dal vivo, su un palcoscenico italiano, veste letteralmente i panni della cantante. Nel salotto ricostruito della casa parigina dove la Callas trascorse gli ultimi anni della sua vita, interpreta Maria, la donna oltre la diva, rivelando la sua vera storia, attraverso scritti autobiografici, materiali d’archivio e la musica che amava. I testi e la regia sono di Tom Volf.
Sabato 29 agosto al Teatro Romano, Luca Zingaretti legge LA SIRENA dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un piccolo e affascinante gioiello pubblicato postumo nel 1961 per Feltrinelli, ambientato nella fredda Torino ma dal quale emerge con vigore la calda Sicilia. La drammaturgia è di Luca Zingaretti, le musiche di Germano Mazzocchetti.
Spoleto63 si conclude domenica 30 agosto con il tradizionale CONCERTO FINALE in Piazza Duomo. Riccardo Muti dirige l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Nessuno più di lui può trasmettere un segnale, forte, di rinascita e di amore, attraverso il rigore e la profondità della sua musica e la sua innata capacità di unire le anime di tutto il mondo nel segno della cultura.
Dopo Fabrizio Ferri e David LaChapelle, è il fotografo Paolo Roversi l’autore dell’immagine che simboleggerà e guiderà la comunicazione della 63a edizione del Festival e che abbiamo proposto in apertura di articolo.Un’immagine, rigorosamente in bian co e nero, che ritrae l’ombra dell’attrice Adriana Asti in un gesto drammatico sulla gradinata del Teatro Romano di Spoleto e che esalta il legame indissolubile fra passato e presente.