PERUGIA – Le nostre abitudini sono cambiate in seguito alla pandemia, e i sociologi affermano che alcuni comportamenti ci stanno cambiando in modo forse definitivo. Vedremo. Intanto la tragica domanda “Com’è andato oggi il Covid?” sta sostituendo l’antica “Cosa dice il meteo?”.
La Regione dell’Umbria ha approntato una buona pagina informativa ad accesso libero e ovviamente gratuito a questo indirizzo Internet: https://coronavirus.regione.umbria.it//
Come spesso accade, i dati sono molti e potrebbero confondere il visitatore. Vi forniamo una piccola guida.
Aprendo la pagina iniziale trovare con un colpo d’occhio tutti i dati essenziali, come vedete da questa figura (relativa alla situazione del 28 mar 2021):
Impariamo, per esempio, che i positivi accertati stanno diminuendo (curva verde in alto) e che molti fra i principali indicatori (i box con i numeri) hanno un andamento positivo (freccina verde puntata verso il basso). Ma non tutti. Come interpretare questi dati? Vi diamo alcuni consigli: 1) evitare di trarre considerazioni un giorno per l’altro, perché la variabilità è quotidiana e si può trarre un senso, da questi valori, solo considerando periodi di almeno una settimana; 2) ci sono dei fattori cronologicamente distanziati: diciamo che prima si scopre la positività, poi eventualmente (non necessariamente) ci si ricovera e infine, solo successivamente, alcuni malati muoiono; nello stesso giorno, quindi, possono diminuire i contagiati (buon segno) e crescere i deceduti che sono la conseguenza di contagi di una, due o più settimane prima; 3) le variazioni decimali sono più leggibili dei valori assoluti, ma le piccole variazioni (un decimale, o addirittura un centesimo di punto) non significano nulla sotto il profilo statistico quando riferito a valori piccoli (con un esempio: l’aumento del 5,3% delle terapie intensive – nella figura appare nella riga in basso, al centro – si riferisce a 60 casi rispetto ai 57 del giorno precedente: in valori assoluti sono solo 3 persone, che possono essere abbastanza casuali).
Scorrendo la pagina più in basso trovate poi i dati a livello di singolo comune (non sono compresi nella figura inclusa qui sopra) e una serie di curve abbastanza chiare anche a un visitatore profano di questioni statistiche; per semplicità ve ne mostriamo solo una, quella relativa all’aumento dei casi da inizio pandemia, nel marzo 2020.
Oltre ai dati (molti di più di questi sommariamente descritti) in alto nella pagina c’è una barra con scritto: “Clicca qui per andare nella pagina informativa sull’emergenza #coronavirus”. Volendo, potete andare su questa ulteriore pagina cliccando direttamente questo indirizzo: https://www.regione.umbria.it/coronavirus. Si tratta, in questo caso, di una serie di servizi informativi fra i quali segnaliamo il calendario delle vaccinazioni (attualmente in corso quella delle persone fragili e oltre 70enni), informazioni per i lavoratori (incluse le misure a sostegno del reddito dei lavoratori autonomi) e le aziende, il piano per le scuole e così via.
L’Italia, come si sa, non è in cima alle classifiche mondiali per l’uso delle tecnologie informatiche, ed è facile immaginare che a questa pagina potrebbero non avere accesso persone anziane, poco istruite, senza computer; ma in linea di massima nessuna comunicazione pubblica riesce ad arrivare a tutti i cittadini. La conclusione che ci sentiamo di fare è la seguente: in attesa di essere tutti vaccinati, l’unica arma che abbiamo è la corretta informazione; questo sito regionale va in tale direzione, e spetta alle persone più giovani e abituate all’uso delle tecnologie farsi carico, con senso civico, della diffusione di una corretta conoscenza del virus, e della lotta in corso contro il Covid, verso i parenti anziani, i vicini, i colleghi di lavoro.
Claudio Bezzi