Il Covid a Gubbio preoccupa: in arrivo provvedimenti per il primo fine settimana di maggio

GUBBIO Sono 224 i casi di positività ad oggi a Gubbio, con una lieve diminuzione rispetto alle settimane precedenti e finalmente la chiusura del cluster registrato in una comunità di disabili. Inoltre persiste la mancata comunicazione dei contatti avuti dai positivi, che genera un aumento incontrollato ed esponenziale dei casi. L’età media di chi si ammala di Covid a Gubbio è 45 anni.

Sulla base di questi dati si è sviluppato ieri nella città dei Ceri l’incontro sulla sicurezza socio-sanitaria sollecitato dal sindaco Filippo Stirati che ha premesso: “Gubbio ha numeri di positività al Covid ancora alti, soprattutto se messi a confronto con quelli del resto dell’Umbria”.

Il Prefetto Armando Gradone ha sottolineato a più riprese la necessità di agire anzitutto sul piano della comunicazione, della sensibilizzazione e della prevenzione, nonché la ferma volontà di “affinare i modelli operativi già in azione per garantire maggiori capacità di intervento. L’ammirevole capacità di lavorare insieme e di fare squadra, già sperimentata in passato – ha sottolineato il Prefetto – ci consentirà di lavorare al meglio.  Già da alcuni giorni abbiamo proiettato sul territorio un maggior numero di risorse, ben consapevoli di una situazione che merita una priorità di attenzione, da oggi fino a tutto il mese di maggio. I controlli – ha spiegato Gradone – sono necessari, e saranno rafforzati e mirati, ma non saranno mai sufficienti se non c’è una partecipazione collettiva in termini di responsabilità personale. Per questo tutti i nostri riflettori saranno certamente puntati su Gubbio, con l’intento non di colpire i cittadini ma di trovare insieme un modo per contenere i contagi e far vivere agli eugubini le settimane che la città, privata nuovamente e dolorosamente della Festa dei Ceri, si appresta ad affrontare”.

Anche il Questore di Perugia Antonio Sbordone ha parlato della necessità di un “impegno quotidiano per dare le risposte giuste alla comunità. Sul terreno del controllo del territorio Carabinieri e Guardia di Finanza, già presenti e attivi, sapranno calibrare al meglio la loro presenza e la loro attività. Per le giornate di maggio potremo avvalerci anche della Polizia di Stato e della presenza dell’esercito. E’ bene anche ricordare a tutti che le banche dati della sanità sono a disposizione delle Forze dell’ordine: ciò vuol dire che le forze di polizia possono controllare se i positivi restano in isolamento, con le relative conseguenze amministrative e penali. Non è questo – ha detto a più riprese il Questore – il tempo dei blitz e delle punizioni: sia il tempo, piuttosto, di costruire una consapevolezza comune e condivisa, al fine di uscire al più presto da questo stato di emergenza”.

Paola Tomassoli, direttrice del Distretto Sanitario Alto Chiascio, e Gabriella Vinti, responsabile del Servizio Igiene e Sanità Pubblica hanno evidenziato che “esistono strumenti specifici e potenti che oggi abbiamo a disposizione per contrastare il Covid. Il primo è il tracciamento, che va fatto seriamente e comunicando puntualmente i contatti avuti, il secondo è il rispetto dell’isolamento, che a volte purtroppo viene meno da parte dei malati. C’è poi, per alunni e studenti, la possibilità di tamponi rapidi gratuiti, che va incentivata e promossa, e poi ci sono le vaccinazioni, che per fortuna procedono celermente. L’utilizzo e il potenziamento di tali strumenti possono portarci a chiudere questo brutto momento, con l’impegno e la dedizione di tutti”.

Il sindaco ha annunciato per la metà della settimana decisioni e provvedimenti specifici che verranno adottati in vista del primo weekend di maggio.

 

Redazione Vivo Umbria: