FOLIGNO – Week end all’insegna della musica corale per la città umbra, scelta dall’Associazione Nazionale Direttori di Coro Italiani -ANDCI- come sede per il quarto seminario di formazione “Il coro nella scuola”. Il corso, rivolto a direttori di coro, insegnanti ed educatori, rappresenta un’importante opportunità di aggiornamento professionale per approfondire metodologie didattiche e repertori utili alla promozione della coralità nelle scuole. Accolto con entusiasmo da musicisti provenienti da tutt’Italia, il seminario si è svolto il 16 e 17 novembre presso l’Istituto Professionale E. Orfini di Foligno. L’evento, organizzato da ANDCI in collaborazione con la Scuola Secondaria di I grado Gentile da Foligno, ha visto la partecipazione del coro della scuola folignate, il Cor Gentile, coinvolto nelle varie attività proposte dai docenti.
Dopo i saluti di Roberto Maggio, presidente dell’ANDCI, della prof.ssa Elisa Gastaldon, figura di riferimento nel panorama della didattica musicale e referente del progetto e della prof.ssa Emilia Ricci, primo collaboratore della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Foligno 4, i docenti hanno avuto un confronto con Annalisa Spadolini, presidente del Comitato Nazionale per l’Apprendimento Pratico della Musica per Tutti gli Studenti, in collegamento da Roma. La Spadolini ha esposto una relazione dal titolo “Musica e scuola: stato dell’arte”, un’analisi del ruolo della musica nell’educazione scolastica in Italia, approfondendo gli sviluppi e le sfide attuali e rispondendo ai quesiti dei musicisti.
Il programma del seminario, ricco di interventi tenuti da esperti di livello internazionale, ha affrontato tematiche diverse e complementari, per offrire ai partecipanti una visione completa della coralità scolastica. Tra i temi trattati: Cecilia Cereda, docente nella scuola d’infanzia e primaria a Chiavari (Genova), ha presentato “Il canto della scuola dell’infanzia”, un’introduzione alle metodologie del canto, sottolineando come l’approccio ludico e creativo contribuisca allo sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini. Stefania Cruciani, direttrice del Cor Gentile, ha mostrato la sua esperienza proponendo il “Repertorio per voci bianche del Novecento”, brani corali di autori come Hindemith, Britten e Kodály, musicisti che hanno dato un contributo significativo allo sviluppo della didattica e del repertorio dedicato ai cantori più piccoli. Mauro Presazzi, direttore del coro lirico sperimentale di Spoleto, ha coinvolto i ragazzi nella lezione “Dal pentagramma al palcoscenico: ascoltare, osservare, cantare, muoversi”, un laboratorio pratico che ha integrato l’uso della body percussion e della didattica del do mobile, per sensibilizzare gli studenti all’ascolto, alla coordinazione e all’esecuzione scenica, in un percorso finalizzato alla simulazione di una performance operistica. Il direttore perugino Franco Radicchia, esperto in canto gregoriano e nell’interpretazione del repertorio medievale, con “Come avvicinare i piccoli cantori alla musica antica”, ha esplorato tecniche e approcci per introdurre i giovani alla musica del passato, sviluppando al contempo consapevolezza storica e controllo vocale. Il direttore e compositore veneto Giorgio Susana ha presentato “Polifonie e poliritmie in classe”, un focus sul canone e sull’uso delle polifonie semplici, ma altamente educative, per promuovere la musicalità, la collaborazione e l’ascolto critico tra gli studenti. Il lavoro sul ritmo corporeo è stato utilizzato per rinforzare la comprensione dei ritmi complessi, creando un ambiente dinamico e coinvolgente.
Il seminario ha fornito ai partecipanti strumenti teorici e pratici per integrare la coralità come attività fondamentale nel percorso educativo delle scuole. Il coro non è solo una forma di espressione musicale, ma anche uno strumento di crescita culturale, sociale e personale per i giovani. Il canto corale è un mezzo per sviluppare competenze musicali, ma anche per promuovere valori come la collaborazione, la disciplina e la creatività. L’evento ha favorito il confronto e la condivisione di esperienze tra i professionisti del settore, arricchendo la comunità degli insegnanti di metodologie didattiche innovative da applicare in aula.
Alma Gatteschi