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Il Ciac di Foligno diventa Kunstmuseum: apre la Collezione permanente di arte contemporanea


FOLIGNO – E’ il cubo d’autore per eccellenza a Foligno. Con quel suo rivestimento esterno in corten già si pone come un simbolo, come un’autentica espressione d’arte. E infatti Il Ciac – come si può definire con un acronimo, anche se qui tengono molto a declinarlo con il nome per intero, Centro Italiano Arte Contemporanea – nasce dalla riconversione dell’ex Centrale del latte di via del Campanile e da un recupero urbanistico che è di “rottura” rispetto a ciò che lo circonda. Ciac che da oggi non è più solo un Kunshalle – ovvero un luogo per esposizioni temporanee – ma anche un Kunstmuseum, ovvero un piccolo museo con opere destinate all’esposizione continuativa al pubblico.

Oggetto nel tempo di diverse valutazioni, in realtà al Centro Italiano Arte Contemporanea folignate va riconosciuto il grande sforzo culturale, artistico e persino economico, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che ha subito creduto nella realizzazione e che fin dalla sua nascita ne ha curato la gestione, a conclusione di un lungo percorso che ha visto impegnare risorse importanti, in un ragionamento in tandem con l’amministrazione comunale, che ha messo a disposizione l’immobile (ristrutturato secondo il progetto firmato dall’architetto Giancarlo Partenzi).

Nulla è nato per caso. C’è un filo logico sul perché sia stata proprio Foligno ad accogliere un Centro d’arte contemporanea: in tempi non sospetti, si dovrebbe dire (era il 1967), proprio nell’ombelico del mondo, a palazzo Trinci, si svolse la rassegna “Lo spazio dell’immagine, un’iniziativa che vedendo la partecipazione di artisti che avrebbero finito con l’influenzare l’arte dell’oggi e del domani in Italia, ha segnato l’identità di Foligno nel suo rapporto con l’espressione contemporanea e sovvertito il rapporto che legava l’opera d’arte e lo spazio che le conteneva. In buona sostanza, per la prima volta al mondo, si presentava un insieme composto unicamente da ambienti ideati dagli artisti.

Alessandro Chia

Romano Notari

Carlo Maria Mariani

Giuseppe Stampone

L’inaugurazione della mostra

Ora il passo ulteriore: “Con l’istituzione di una Raccolta permanente di opere d’arte contemporanea, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno – spiega il presidente Gaudenzio Bartolini – conferma il suo ruolo di protagonista in ambito artistico, conferisce al suo impegno ultra ventennale nel settore dell’arte e della cultura un’ulteriore testimonianza del percorso intrapreso ed amplia significativamente le finalità istituzionali che la stessa Fondazione ha inteso attribuire alla sua società strumentale in tale area di intervento”. Al piano meno uno (come viene identificato dai curatori) si trova dunque questa Collezione permanente di arte contemporanea di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno: 36 opere frutto di una “sapiente e lungimirante politica” di acquisizioni e donazioni, ispirata al principio di conservare un’opera di ciascun artista che ha già esposto al Ciac. “Quasi un ripercorrere le tappe che, in dieci anni di eventi espositivi, hanno maturato la formazione di una coscienza della contemporaneità attraverso l’arte – sottolinea il critico d’arte Italo Tomassoni, cuore e mente del Ciac – in tal modo la raccolta, primo nucleo destinato a incrementarsi, rappresenta anche un valore documentale, testimoniale e di trasmissione storica di tale stagione che ha visto sia la Fondazione che la sua società strumentale particolarmente attive e sensibili nell’articolare proposte a carattere artistico integrando l’offerta culturale complessiva”. Insomma un altro obiettivo raggiunto in quello complesso programma per la costruzione di valore materiale ed immateriale inteso come “patrimonio e bene comune di un territorio che certamente potrà essere perseguito anche grazie al lavoro e al contributo culturale del Centro italiano arte contemporanea”.

A testimoniarlo ulteriormente sono i nomi degli artisti presenti in esposizione: da Gabriele Basilico a Omar Galliani, da Luigi Frappi a Ivan Theimer, da Hermann Nitsch a Paolo Romani, da Virginia Ryan a Jack Sal, Romano Notari, Giuseppe Riccetti, Filippi Piantanida e molti altri. Neanche a dirlo, il Ciac con la sua raccolta d’arte permanente consacra una volta di più il collegamento con quell’incredibile scultura di Gino De Dominicis “Calamita Cosmica” esposta nella ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, in via Garibaldi.

La collezione è visitabile il venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19; per informazioni tel. 340-8678214Il Centro Italiano Arte Contemporanea è nel centro storico di Foligno, in via del Campanile. E’ facilmente raggiungibile a piedi dalla zona di Porta Romana e corso Cavour, attraverso viale Chiavellati. Parcheggi consigliati: “Le Scale” di Porta Romana e “Quintana” (a pagamento).

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