Il caso “avvocati vaccinati” non è chiuso: chiesti trasparenza e criteri giusti e opportuni nelle convocazioni

PERUGIA  – Era già scritto e per certi aspetti auspicabile che il caso “avvocati vaccinati”, assieme ad altre categorie come ha voluto opportunamente precisare ieri la Usl Umbria 1, avesse una nuova punta fin dalla prima mattinata di oggi a livello istituzionale. Ad intervenire, infatti, è Simona Meloni, Pd, vicepresidente dell’Assemblea legislativa regionale. “Serve un criterio omogeneo per le vaccinazioni, liste ufficiali e un modus operandi che garantisca le categorie più esposte. E in questo quadro è necessario che trovino un posto i supplenti ordinari delle scuole, almeno 300 in Umbria, che non sono stati considerati in nessun modo. Un cambio di passo e una maggiore trasparenza su questo aspetto, per evitare anche che si ripetano i fatti incresciosi a cui abbiamo assistito ieri.

Non è accettabile assistere allo spettacolo delle Asl che si muovo in maniera autonoma – spiega Meloni – scatenando polemiche e una guerra tra categorie e appartenenze, che non rende giustizia al momento di estrema difficoltà che stiamo vivendo. Per questo servono liste ufficiali di vaccinati e di eventuali sostituti. In questo senso, è necessario, perlomeno, dare la necessaria stabilità e continuità al mondo della scuola, inserendo tra i sostituti dei vaccini, gli oltre 300 supplenti ordinari della scuola”.

Non averli considerati minimamente – prosegue Meloni – è un episodio grave che l’assessorato all’Istruzione, il servizio di Prevenzione e il commissario regionale all’emergenza Covid devono sanare, anche in vista di una possibile ripartenza scolastica. In un momento in cui i vaccini non sono stati ancora erogati per tutti, ci sono anche insegnanti con fragilità in famiglia che scelgono di non rientrare, facendo entrare al lavoro proprio i supplenti, per ora neanche inseriti nelle liste dei vaccini, magari attraverso autocertificazioni. Stiliamo una lista ufficiale dei sostituti dei vaccini, consideriamo le categorie più esposte, come i supplenti, e ripartiamo all’insegna della trasparenza”.

Redazione Vivo Umbria: