AMELIA – Il caso Amelia dimostra che non si può abbassare la guardia. Anzi. Occorre tenerla ben alta. Al punto da essere pronti ad intervenire per bloccare il virus. La comunicazione arrivata al sindaco Laura Pernazza firmata dal responsabile dell’UO Epidemiologia e analisi Biostatistica dell’USLUmbria2 non dava scampo: “nel comune di Amelia nella settimana 15 marzo-21marzo si è registrata una incidenza pari a 435,46 nuovi casi Covid-19 per 100.000 abitanti, si propone l’emissione di un provvedimento contingibile e urgente finalizzato all’adozione di ulteriori misure di contenimento della diffusione del Covid-19″. Daqui le restrizioni immediate emanate con un’ordinanza. Fino alla mezzanotte del 5 aprile chiuse le aree della città di ritrovo per evitare assembramenti, vietate le attività di vendita di alimenti e bevande con distributori automatici;vietata la consumazione di alimenti e bevande all’aperto anche se è consentito l’asporto con consumazione in luoghi privati; obbligo di attenersi ad una spesa per prodotti alimentari al giorno e ad una persona per nucleo familiare. Seguono le raccomandazioni: limitare i contatti con persone non conviventi, evitare di ritrovarsi in ambienti sia aperti che chiusi che non consentono il distanziamento e rispettare rigorosamente l’obbligo dell’utilizzo di mascherine nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata.