TERNI – Un viaggio fuori dal tempo tra boschi misteriosi, castelli, antichi borghi e panorami mozzafiato in uno degli angoli meno frequentati dell’Umbria: è il Cammino dei Borghi Silenti, un insolito percorso che si snoda lungo le pendici dei monti Amerini nella provincia di Terni.
Studiato e ideato da Marco Fioroni, guida escursionistica e presidente di Amerini Trekking, il percorso è un anello di circa 90 chilometri che ruota intorno al Monte Serra, che con i suoi quasi mille metri di altezza è il punto più alto dei monti Amerini, e attraversa i comuni di Montecchio, Guardea, Avigliano Umbro e Baschi.
A piedi o in bicicletta percorrendo strade sterrate e sentieri di montagna che si alternano a brevi tratti di strade secondarie asfaltate, si attraversano 13 borghi, 13 piccoli gioielli medievali incastonati nel verde, tutti ricchi di storia e punti di interesse sia storico sia naturalistico.
I monti Amerini infatti, oltre ad essere ricchi di castagni, carpini, cerri, roverelle, aceri e querce, sono anche famosi perché vi si trova la lecceta più vasta d’Italia e per la presenza della martora, un mustelide poco diffuso nella nostra penisola.
Punto di partenza e di arrivo è l’antico borgo di Tenaglie, una frazione di 93 abitanti nel comune di Montecchio edificato attorno al XII-XIII secolo.
Lasciato il borgo di Tenaglie, dopo aver incontrato il castello del Poggio Vecchio risalente al VII secolo, si arriva al paese di Guardea, risalendo sul crinale dei monti Amerini per poi inoltrarsi nel borgo di Santa Restituta di 70 abitanti. Qui, oltre ad immergersi nel fascino senza tempo del borgo medievale è anche possibile arrivare alla suggestiva Grotta Bella, una cavità naturale nascosta nel bosco dove sono stati rinvenuti reperti ceramici fatti risalire al periodo Neolitico.
Il percorso vira quindi verso nord e attraversa Toscolano (67 abitanti), Melezzole, Morruzze (49 abitanti) Morre, Collelungo, Acqualoreto di 86 abitanti fino all’eremo della Pasquarella, un piccolo santuario probabilmente fondato nell’anno 1000 da San Romualdo che, insieme a quello di San Fortunato di Todi, è l’unico ad essere arrivato fino a noi di un gruppo di 12 conventi camaldolesi che sorgevano lungo le sponde del Tevere.
Ci troviamo proprio nel cuore del parco fluviale del fiume Tevere, un luogo ancora selvaggio ricco di reperti storici e di una natura rigogliosa dove si incontrano le gole del Forello, scavate dall’azione erosiva delle acque del fiume. Si tratta di un’area poco nota del territorio orvietano, scarsamente popolata e per questo ancora più affascinante formata da profonde ed inaccessibili gole che, si narra, abbiano scoraggiato e rallentato persino le truppe di Annibale nella loro discesa verso Roma.
Il percorso prosegue fino a Scoppieto e Civitella del Lago, dove è possibile lasciarsi incantare dalla vista sul bacino di Corbara, per poi incamminarsi per il monte Peglia, le colline di Orvieto e scendere verso Cerreto, Baschi e Montecchio dove è possibile visitare (su prenotazione) la necropoli umbro-etrusca di San Lorenzo, che, con le sue oltre 50 tombe a camera scavate direttamente nella roccia naturale, è una delle più vaste dell’Umbria.
Costeggiando il palazzo Ancajani, storica residenza degli antichi signori del luogo, si fa infine ritorno a Tenaglie
Il gruppo escursionistico Amerini Trekking si è occupato della tracciatura dell’intero percorso e riprenderà ad organizzare escursioni guidate appena sarà possibile. Si occupa inoltre della manutenzione e della segnaletica per far sì che anche chi decida di intraprendere il cammino da solo possa farlo in totale sicurezza. Il percorso è contraddistinto dalla segnaletica di colore giallo che occorre seguire attentamente per non rischiare sgradite sorprese soprattutto negli ampi tratti disabitati e nei lunghi passaggi nei boschi. Contattando il centro è anche possibile richiedere le credenziali e la guida cartacea del cammino, le tracce gpx dei percorsi a piedi e in mountain bike
Lungo il percorso sono presenti una ventina di strutture ricettive convenzionate con possibilità di alloggio a prezzi modici. Per chi vuole invece un contatto continuo con la natura e decide di vivere questa esperienza con la tenda, vengono fornite tutte le coordinate per campeggiare lungo tutto il percorso.
E’ suddiviso in cinque tappe di media difficoltà e può essere portato a termine in cinque giorni. Naturalmente è possibile dividere le tappe ed adattare il cammino alle proprie esigenze fisiche e al proprio livello di allenamento.
Lo spirito del percorso non è compiere un’escursione fine a se stessa ma, come si legge sul sito “il progetto intende promuovere e far conoscere luoghi dal sicuro fascino attraverso le fatiche degli antichi cammini” in un itinerario che “si percorre con buone gambe ma soprattutto con un gran cuore”.
Un’esperienza profonda di contatto con l’ambiente circostante e con se stessi, recuperando un ritmo lento e più naturale, immersi nel silenzio e circondati dalla maestosità della natura per compiere un cammino armonico, esteriore ed interiore allo stesso tempo.
Per informazioni più dettagliate vi consigliamo di consultare il sito www.camminodeiborghisilenti.it
Si ringrazia per le foto Marco Fioroni di Amerini Trekking
Francesca Verdesca Zain