FOLIGNO – “Il Cai Umbria non ha alcuna intenzione di togliere le croci di vetta che sono su molte delle nostre montagne e, al pari del Cai nazionale, non ha mai discusso e approvato decisioni in tal senso”. Così Gianluca Angeli, presidente del Gruppo regionale Cai Umbria che comprende otto sezioni e quasi 4mila soci. Angeli spiega che la polemica scaturita nei giorni scorsi, era stata suscitata dalla malintesa interpretazione di alcune considerazioni espresse dal direttore editoriale de Lo Scarpone (periodico online del Cai) nel corso di un convegno. “La questione della cancellazione delle croci di vetta – aggiunge Angeli – non è stata e non è all’ordine del giorno del nostro Sodalizio, come anche ha ben chiarito il nostro presidente nazionale Antonio Montani. Le croci che sono su molte cime delle nostre montagne hanno un alto valore simbolico, sia religioso per i credenti, sia culturale quale espressione e testimonianza della cultura e delle tradizioni locali. Sarà quindi anche mostra cura – conclude il presidente del Cai Umbria – custodire questi importanti ‘segni’ presenti sulle nostre cime. Valuteremo e discuteremo nel merito,volta per volta, le eventuali proposte di nuove installazioni di queste strutture simboliche sulle montagne di nostra pertinenza”.
- Claudio Bianconi in Informazione
Il Cai Umbria contro la cancellazione delle croci di vetta
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