I Musei del Vaticano ci riprovano. L’annuncio del quale si vociferava dalla scorsa settimana, è arrivato ieri e ufficializzato nel sito “Vaticano.com santuari e dintorni” nel quale peraltro vengono indicate le modalità con le quali si potrà accedere. Ecco il testo che ufficializza l’apertura: “Dopo essere stati chiusi per la terza volta dall’anno scorso, a causa del Covid, in linea con il decreto, i Musei Vaticani riapriranno il 3 maggio, ovvero il primo lunedì del mese”. Non solo i Musei ma sempre dal 3 maggio saranno accessibili al pubblico anche i Giardini Vaticani.
Rigido, come era immaginabile prevedere, il protocollo grazie al quale si potrà entrare e che diventa più severo per i visitatori con alla base la prenotazione obbligatoria che sarà gratuita (prima si pagavano 4 euro ndr.), puntualità, mascherine e distanziamento.
“Sono regole necessarie – spiegano i responsabili del Musei – perché la visita possa svolgersi nelle migliori e più sicure delle condizioni”.
La prenotazione andrà fatta tramite il sito web ufficiale dei Musei a questo indirizzo: https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it.html
Il costo del biglietto d’ingresso è di 17 euro, 8 il ridotto.
Sul sito viene richiesto di prendere attentamente conoscenza dei criteri di sicurezza da rispettare preavvertendo che è previsto l’allontanamento dai Musei di coloro che non seguiranno le disposizioni.
Peraltro l’uso della mascherina è previsto anche nelle aree esterne, ovvero nei giardini.
Oltre alla prenotazione obbligatoria, i visitatori sono tenuti a rispettare con precisione l’orario di accesso, questo perché gli ingressi, così come le uscite, saranno scaglionati. Più precisamente a 30 minuti l’una dall’altro dalle 8.30 alle 18,30 dal lunedì al giovedì e il venerdì e sabato dalle 8,30 alle 20,00. La puntualità serve proprio per poter rientrare con il turno previsto.
Previste anche le gite però per un massimo di venti persone.
La vigilanza è stata affidata dal Corpo di Custodia che avrà la facoltà di allontanamento in caso di riscontrata positività ma anche di annullare l’accesso nel caso si sia arrivati in ritardo rispetto all’orario della prenotazione.
Insomma, regole inevitabilmente ferree per motivi evidenti ma anche la possibilità di riassaporare un po’ di normalità visitando uno dei musei più prestigiosi e famosi al mondo, basti pensare che prima dello scoppio della pandemia i Musei Vaticano potevano contare su sei milioni di visitatori all’anno.