TORGIANO – Venerdì 21 febbraio sesto appuntamento con “Torgiano Winter“: alle ore 21, nella Sala Sant’Antonio serata in ricordo di Pino Daniele con la proiezione del documentario “Pino Daniele-Nero a metà”.
Ospiti della serata saranno Stefano Senardi, tra i più autorevoli produttori discografici italiani e direttore artistico, che dialogherà con Enzo Gragnaniello, tra i grandi della musica napoletana e amico di Pino Daniele.
IL DOCUMENTARIO
“PINO DANIELE – NERO A METÀ” è uscito nelle sale cinematografiche i primi di gennaio 2025: scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, è un ritratto intimo e profondo della vita e carriera del cantautore napoletano, una delle figure più importanti della musica italiana. A 10 anni dalla scomparsa di Pino Daniele, il documentario è l’occasione per riscoprire l’uomo dietro l’artista, grazie ai racconti e le emozioni racchiuse in uno dei suoi album più rappresentativi. Prodotto da Fidelio ed Eagle Pictures, per la regia di Marco Spagnoli, il documentario ripercorre la prima parte della carriera di Pino Daniele. Attraverso gli occhi di Stefano Senardi, amico di lunga data e storico produttore di Pino, il film offre uno sguardo inedito sul legame tra l’uomo e l’artista, esplorando il lato più autentico e personale del musicista napoletano.
Senardi guida il pubblico attraverso una serie di interviste esclusive con alcuni dei più stretti collaboratori e amici di Pino. Una vera e propria celebrazione non solo della musica dell’artista, ma anche dei suoi pensieri, della sua passione per Napoli e della sua capacità di innovare continuamente il panorama musicale. Tra i protagonisti delle interviste, i musicisti che hanno accompagnato Pino Daniele nella sua straordinaria carriera, dando voce a storie ed aneddoti unici.
STEFANO SENARDI
Nato a Imperia nel 1956, è uno dei più grandi produttori discografici italiani. È stato direttore generale della CGD East West, in seguito, Presidente della Polygram e fondatore della sua etichetta NuN Entertainment. Ha seguito la carriera e ha lavorato insieme a moltissimi artisti, tra i quali Franco Battiato, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Jovanotti, Zucchero, Madonna, Pavarotti, Simply Red, Gianna Nannini, Carmen Consoli, Pino Daniele, i CSI. È stato direttore artistico di Radio Fandango. È tuttora membro del consiglio direttivo del Club Tenco. Sua la serie 33 giri Italian Masters, inventata per Sky Arte. Ha inoltre curato e pubblicato per Rizzoli Lizard insieme a Francesco Messina “L’alba dentro l’imbrunire”, una storia illustrata di Franco Battiato. E’ direttore creativo e co-sceneggiatore del film Franco Battiato “La voce del padrone”, per la regia di Marco Spagnoli; è il documentario musicale italiano di maggior successo al box office nel 2022, vincitore del Nastro d’Argento 2023.
ENZO GRAGNANIELLO
Nasce a Napoli il 20 ottobre del 1954, a Vico Cerriglio, il vicolo più stretto di tutta Napoli. Passa l’adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori: da garzone di pasticceria, ragazzo del bar, “attrazione vivente” di una bancarella di blue jeans. Nel 1977 forma il gruppo “Banchi Nuovi”, nome legato a una delle realtà più dure che Napoli ha sempre vissuto, la disoccupazione. Banchi Nuovi è infatti il nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte. Enzo fonda tale gruppo allo scopo di avvicinarsi, sia pure con le dovute differenze, alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana. Questa prima esperienza di musica impegnata porta Enzo a partecipare, nel 1976, a un importante Festival a Berlino dedicato alle tradizioni popolari,e successivamente a pubblicare i suoi primi album: “Enzo Gragnaniello” del 1983, e “Salita Trinità degli Spagnoli” del 1985 il cui titolo si ispira al nome della via di Napoli dove Enzo tuttora vive, nei Quartieri Spagnoli. Il personalissimo percorso musicale di Gragnaniello trova dei punti d’arrivo in altri quattro album: “Fujente” del 1990, “Veleno, mare e Ammore” del 1991: entrambi i lavori cantati nella lingua partenopea. I successivi: “Un mondo che non c’è” del 1993 e, “Cercando il sole” del 1994, confermano Gragnaniello come eccellente autore di canzoni scritte in italiano. Fiore all’occhiello nella sua carriera artistica è il riconoscimento che gli viene attribuito per ben 4 volte con il “Premio Tenco” per la migliore canzone dialettale. Ultimo disco di Enzo è “L’Ammore è na rivoluzione” molto apprezzato sia in Italia che all’estero.
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. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Si consiglia la prenotazione a:
- MUVIT Museo del Vino – 075 9880200 – prenotazionimusei@lungarotti.
it - Fondazione Lungarotti – 075 985486 – fondlung@lungarotti.it
- Ufficio Stampa – 348 3386855 – info@
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L’incontro sarà preceduto da una cena all’Osteria del Museo alle ore 19.30 – è possibile prenotare a osteriadelmuseo@lungarotti.it o telefonare allo 075 5719046. Il costo a persona è 35 euro.