Per la quarta settimana del nostro contest fotografico sulla Street Photography in Umbria, la foto scelta come più rappresentativa è Descending Phantoms di Claudio Bezzi.
Iniziamo subito con una domanda su ciò che colpisce di più della foto: chi è quel fantasma?
Nella mia testa quello è il tentativo di andare oltre la realtà apparente: se fotografo delle persone e noi vediamo occhi, naso, bocca o espressione, vediamo una cosa che è il primo livello di una realtà che dal mio punto di vista è più stratificata. In questo senso allora ha importanza cercare di andare oltre l’esteriorità che con i suoi canoni è qualcosa che ci condiziona sempre e pensare a qualcosa di più astratto, all’essenza delle persone. Quindi i fantasmi sono i fantasmi dell’umanità, siamo noi in astratto.
In questa ricerca quindi ti ritrovi nel filone della Street Photography?
Si mi piace tantissimo, mi piace renderla in questo momento con il bianco e nero e soprattutto mi piace fotografare le persone. Sono un sociologo, le foto di paesaggi o di forme architettoniche mi intrigano un po’ meno perché in qualche modo sono lì ed io sono responsabile solo dello sguardo che riesco a dare, mentre con le persone è tutto un altro discorso.
Quando ti sei avvicinato alla fotografia?
Da pochissimo, circa due mesi. Seguendo mia moglie nella sua passione per questa arte sono diventato un allievo delle Officine Creative.
Anche se è poco che hai iniziato a fotografare, c’è una foto a cui tieni in maniera particolare?
Certo, l’ultima che ho fatto. Nel senso che, essendo in corso di apprendimento, ogni giorno, ogni settimana mi sembra di migliorare un po’.
Tutto è in divenire e vedremo come evolverà.