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I giovani talenti del cinema passano per Calvi dell’Umbria con il Premio Rossellini

TERNI – Calvi dell’Umbria è un piccolo paese all’estremo sud dell’Umbria e spesso ultimamente fa parlare di sé, in positivo. L’ultima notizia, in ordine cronologico, riguarda il prestigioso Premio Rossellini che dal 2021 si svolge proprio qui, dopo dodici edizioni in costiera amalfitana. Un Premio che punta da sempre alla promozione di giovani talenti, premiando le sceneggiature ritenute migliori e mettendo in palio il contributo per la loro realizzazione. Unico vincolo: che vengano realizzate proprio a Calvi dell’Umbria. Nei giorni scorsi sono stati annunciati i vincitori che saranno premiati a ottobre, in occasione delle proiezioni, alla Festa del Cinema di Roma quando saranno anche annunciate le motivazioni della giuria.

Quest’anno, per la quindicesima edizione, sono arrivate oltre sessanta sceneggiature da tutta Italia. Tra aprile e maggio, la giuria presieduta da Renzo Rossellini si è dedicata alla selezione. I componenti sono tutti professionisti di alto livello quali Gabriella Boccardo, Silvia d’Amico, Marcantonio Lucidi e Rosario Tronnolone. Ha vinto un ragazzo di diciassette anni, che frequenta il liceo a Torino, Nicolò Enrietti con Coming Back; al secondo posto Alberto Bassetti con La bella Otero e terzo, l’umbro Germano Rubbi con Quel mattino d’aprile. Menzione speciale del Presidente della Giuria Renzo Rossellini, a Kevin Vescera con Dita a colori.

Raggiungiamo telefonicamente Francesco Verdinelli per farci raccontare qualcosa in più sul Premio e su Calvi. Verdinelli, consigliere comunale a guida dell’Assessorato alla Cultura, è anche direttore artistico del Calvi Festival, da oltre vent’anni ha scelto di vivere a Calvi.

Come siete riusciti a portare a Calvi il Premio Rossellini?

Conosco Renzo Rossellini da quarant’anni. Lo invitai anni fa a far parte di una giuria per cortometraggi. Lui, rimasto entusiasta del paese, mi disse “Sarebbe bello poter portare il Premio Rossellini a Calvi”. Così ci siamo organizzati e siamo arrivati al terzo anno del Premio, è un qualcosa di consolidato ormai.

Cosa significa per Calvi ospitare un premio così prestigioso?

È una grande valorizzazione per tutto il territorio, significa visibilità internazionale, perché i cortometraggi che vincono poi girano e sono stati nei più importanti festival internazionali, anche oltre oceano. Quest’anno sono state presentate ben 64 sceneggiature. Dalle sceneggiature selezionate, saranno prodotti i cortometraggi interamente girati a Calvi dell’Umbria, un’ottima vetrina nazionale e internazionale per un luogo che merita e che ha tante particolarità.

Il primo premio è andato a un ragazzo che ancora frequenta il liceo. Cosa vuol dire premiare un regista così giovane?

Significa dare credibilità anzitutto, ma la cosa straordinaria è l’aver trovato un ragazzo veramente appassionato e esperto di cinema.

Non ho mai seguito corsi di scrittura – scrive Enrietti nel suo curriculum – l’unica formazione che ho sono i libri e le sceneggiature che ho letto per diletto e curiosità personale. Ho iniziato un vero processo di immersione nella settima arte, che mi ha portato a scoprire un mondo fantastico, quello a cui spero di poter appartenere un giorno.” 

Quali sono i piani per il futuro per il Premio Rosselini?

Intanto proseguire e cercare di rendere il Premio sempre più importante, puntando a creare una sezione internazionale per poter far apprezzare l’Umbria sempre di più. Lavoriamo per far crescere tutte le attività che abbiamo in piedi.

Verdinelli, giustamente, nomina le particolarità di Calvi dell’Umbria, un paese che negli ultimi anni è diventato sempre più un vivace laboratorio che unisce cultura, tradizioni e natura. Questo paese costituisce a pieno titolo una buona pratica. C’è la cura per le tradizioni, in primis la festa del Patrono, San Pancrazio, una delle più antiche dell’Umbria, che si celebra a maggio; la cura per la natura e il rispetto per l’ambiente: non a caso Calvi vince da quattro anni consecutivi il riconoscimento di Legambiente per il Comune più riciclone dell’Umbria. Il fatto che in un paese di neanche duemila abitanti ci siano ben tre teatri – uno all’interno dell’antico monastero, uno all’aperto nel giardino, con 300 posti e uno privato in una chiesa riconvertita – che, ci dice Verdinelli, si riempiono. “Le persone vengono da fuori per cui alla fine c’è sempre pubblico, questo ci fa sempre tanto piacere.”

Parlando di Calvi, non si può non menzionare il museo delle Orsoline dove ammirare capolavori di Guido Reni e Pieter Brueghel il Giovane. Ci sarebbe ancora molto da scrivere sulle numerose e antiche chiese, sui presepi, sui murales che dagli anni Settanta adornano il centro storico, sulle feste, sugli scorci incantevoli che offre il paese, sulle tante attività che con dedizione qui vengono portate avanti dagli abitanti. “Con tutte queste iniziative, incluso il Calvi Festival, che è giunto al settimo anno, c’è veramente modo di passare belle giornate, insieme a tutte le cose che già ci sono della tradizione, come la festa di San Pancrazio” conclude Verdinelli.

Non deve sorprendere allora, che Calvi sia il paese che, unico in tutta l’Umbria, non solo non è andato incontro a spopolamento ma, in totale controtendenza, cresce, attirando nuovi abitanti. Intanto, a breve, le troupe delle sceneggiature vincitrici del Premio Rossellini, inizieranno a girare.

Il Premio Roberto Rossellini nasce a Cannes negli anni novanta per volere del direttore del Festival Gilles Jacob, in carica all’epoca.

Ricordare il grande regista Roberto Rossellini che proprio pochi giorni prima della sua morte, nel 1977, era stato il presidente della giuria del Festival di Cannes e celebrarne il grande contributo all’arte del cinema, è il fine di questo Premio.
Roberto Rossellini, cineasta impegnato nell’utilizzazione del cinema come strumento di emancipazione culturale e allo stesso tempo profondo innovatore, dedicò gran parte della sua attività alle nuove generazioni ed ai nuovi linguaggi espressivi emergenti.

Con questo spirito, dopo diverse edizioni del Premio Roberto Rossellini, svoltesi in passato a Cannes e successivamente nell’area della costiera Amalfitana, Renzo Rossellini (figlio di Roberto, produttore, ed ex Presidente di Gaumont Italia) ha scelto, dal 2021 in occasione di Calvi Festival, di rendere Calvi dell’Umbria la location prescelta per le riprese dei cortometraggi.

Foto e video del Focus: dal cortometraggio H2No girato a Calvi dell’Umbria. Sceneggiatura di Virginia Cerrone, menzione speciale del Presidente Renzo Rossellini/Premio Rossellini 2022; regia di Mauro Conciatori.

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