I Gazosa vent’anni dopo: da wwwmipiacitu al tour che domani parte da Foligno

FOLIGNO – I Gazosa vent’anni dopo. Sì, sono quelli del tormentone nazionale www.mipiacitu, sigla del famoso spot di una nota azienda di telefonia mobile (dove Megane Gale faceva la sua parte ndr.) e colonna sonora del Festivalbar 2001.
Sono quei ragazzi, ora solo un po’ più adulti, che nel 1998 facevano musica nei club della capitale e che si fecero notare da Caterina Caselli, discografica dal gran fiuto, che vide in Valentina e Federico Paciotti, Vincenzo Siani e Jessica Morlacchi una band destinata al successo. In effetti in appena tre anni i quattro arrivarono a Sanremo con il brano Stai con me forever vincendo la sezione Nuove Proposte. Nel 2002, l’anno dopo, il ritorno all’Ariston ma stavolta inseriti con tutti gli onori del caso tra i big con ilpezzo Ogni giorno di più.
Prima di sciogliersi, ecco la colonna sonora del film del 50ennio della Disney Atlantis e l’omaggio alla celebre hit di Caterina Caselli Nessuno mi può giudicare, con il rapper Tormento.  Poi, ognuno per la propria strada con stimoli artistici ed esperienze diversi da concretizzare.
Questo fino all’ottobre 2022, sino all’annuncio del ritorno sulla scena musicale nazionale, anche se con loro non c’è Jessica Morlacchi, per suonare ancora dal vivo.
Il mese scorso è uscito il nuovo brano Gentleman per Jericho Records e per il 15 ottobre è fissata la prima data del tour a Foligno, Auditorium San Domenico. A seguire, cinque giorni dopo, Ancona Teatro Panettone, il 29 ottobre a Teramo Teatro Comunale, il 14 novembre a Campobasso Teatro Savona e il 24 novembre di nuovo in Umbria, a Orvieto, al Teatro Mancinelli.
Insomma, ci siamo. Alla vigilia del loro ritorno live abbiamo intervistato i fratelli Valentina e Federico Paciotti.
Una reunion comporta tante implicazioni sia artistiche che emotive. Quella scatenante?
“Senza dubbio – dice sicuro Federico che tra le tante si è laureato al conservatorio di Santa Cecilia come tenore – quella di tornare a fare concerti insieme. Ciascuno di noi in questi anni ha vissuto esperienze proprie, tra le più disparate, ma i Gazosa hanno rappresentato una bella storia che ora vogliamo tornare a vivere”.
Tanto che nel frattempo è uscito un brano nuovo di zecca…
“Sì. In realtà – interviene Valentina – è frutto proprio dell’idea di una reunion in occasione del ventennale della nostra partecipazione al Festival di Sanremo del 2001. La musica fa parte di noi che la intendiamo come momento creativo ma anche di divertimento e non vediamo l’ora di trasmettere tutto questo al nostro pubblico”.
Gentleman anticipa di fatto l’uscita del nuovo disco di inediti. Contrariamente al titolo la storia ha toni forti…
“Gentleman – spiega Federico – non vuol dire accettare di fare da zerbino e talvolta nel rapporto di coppia, senza entrare nel merito di chi dei due si pone in questa condizione, accade. Gentleman racconta di una relazione tossica arrivata al bivio: c’è da decidere se chi ci sta accanto è davvero la persona giusta o è frutto di una nostra idealizzazione. Occorre essere consapevoli che la vita va avanti e che ci potranno essere nuovi incontri, nuove persone da conoscere, nuove esperienze”.
Salirete tra due giorni sul palco come Gazosa dopo vent’anni: il primo pensiero?
“Che emozione tornare a suonare insieme” rispondono i fratelli in coro.
Il tormentone ha prerogative importanti; su tutte quelle di coinvolgere tanti, se non tutti, a cantare e condividere la stessa cosa. Mi chiedo però se chi il tormentone lo crea, e www.mipiacitu lo è stato, si sente tormentato a sua volta.
“Devo dire che all’inizio ti fa piacere – confessa Valentina -. Tanta gente coinvolta in quello che hai fatto ti dà una certa soddisfazione. Alla lunga, però, un po’ di tormento ti subentra…”.
Nel tour ci sono ben due date in Umbria. Avete un legame particolare, c’è un perché?
“L’Umbria è una terra bellissima – spiega Federico – è ricca di bellezze storiche, artistiche e il paesaggio con le sue colline è meraviglioso. Per quanto ci riguarda c’è anche un legame affettivo perché i nostri zii abitano a Marsciano. E poi ci hanno detto che l’auditorium d San Domenico di Foligno è un luogo bellissimo per suonare, ricco di fascino e storia. Altrettanto vale per il teatro Mancinelli di Orvieto e dunque non potevano esserci luoghi migliori per poterci esibire in questo tour che ci riporta davanti al pubblico”.
Tormentone finale nostro, stavolta, come nostra consuetudine in queste interviste. Ci dite il disco della vostra giovinezza, quello che vi ha folgorato e in qualche modo indotto a decidere di fare i musicisti.
“Per quanto mi riguarda ne ho due – dice Federico -: Jimi Hendrix e l’album Experience in particolare, e poi i Deep Purlpe e il loro Made in Japan”.
“Per me che ho gusti davvero diversi da mio fratello – dice Valentina – la band dei Green Day, gruppo pop punk americano, e, sinceramente tutti i loro dischi. Nessuno escluso”.
Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.