PERUGIA – Non si limitava a contemplare le “sue” opere d’arte, ma amava maneggiarle, intrattenere con loro un rapporto fisico e talvolta anche letterario, tanto da immaginare e persino scrivere dei veri e propri colloqui con loro. Ecco, allora, che il collezionista fiorentino Alessandro Marabottini ci offre un ulteriore spunto per arricchire #arteinquarantena , in un periodo in cui di certo non manca il bisogno di fantasia e creatività soprattutto per chi questo tempo lo trascorre in solitudine, nel rispetto di #iorestoacasa. L’iniziativa organizzata dalla Fondazione CariPerugia Arte fa il bis ed offre una doppia opportunità per andare alla scoperta di un ricco programma all’insegna dell’arte con un semplice click, grazie alle nuove tecnologie.
Oltre all’appuntamento del mercoledì con i video delle mostre ospitate in passato postati sui propri canali social – proprio oggi la pubblicazione di “Vertigine umbra. L’Umbria vista dall’alto” -, la Fondazione porta il museo nelle case dei propri visitatori dedicando un ciclo di approfondimenti alla Collezione Alessandro Marabottini, esposizione permanente allestita a Palazzo Baldeschi al Corso con le oltre 700 opere che il collezionista ha donato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia affinché le rendesse fruibili alla città.
I Colloqui rappresentano un approccio inconsueto, non accademico ed e originale alle opere d’arte: sono racconti di fantasia, offrono uno sguardo che integra in modo organico l’approccio dello studioso con una serie di riferimenti agli aspetti della vita quotidiana, che spesso richiamano valori importanti anche per la nostra contemporaneità. In questo fantasticare in cui spesso si immergeva Marabottini anche nelle ore notturne, ci si ritroverà dunque a dialogare con Salomè, o con un paesaggio in cui è presente Narciso che si rispecchia nell’acqua, o ancora, con un bambino che gioca a fare il soldato. Grazie alla collaborazione con la Cooperativa PPALCO, che si occupa dei servizi museali dei palazzi gestiti dalla Fondazione CariPerugia Arte, dieci di questi racconti sono “usciti” dalle pagine scritte per trasformarsi in una narrazione in cui alla voce fanno da accompagnamento speculare le immagini e i dettagli dell’opera.
“Anche questi video – afferma la presidente della Fondazione CariPerugia Arte, Cristina Colaiacovo – rientrano nel progetto #arteinquarantena che ha già fatto registrare un discreto successo e come gli altri che riguardano le mostre da noi organizzate nel corso degli anni verranno pubblicati con cadenza settimanale sui nostri canali social. E’, questo, un ulteriore segnale della nostra volontà di continuare ad essere propositivi nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando e di testimoniare la nostra vicinanza al territorio senza barriere spaziali e temporali, offrendo a chi ci seguirà un’opportunità di approfondimento unico e un’occasione di divago immergendosi nell’opera d’arte con gli occhi del collezionista, come potrete vedere guardando alcuni video”.
Il primo Colloquio in pubblicazione sarà ”Salomè con la testa di San Giovanni Battista”. Ritenuta autografa da Marabottini, che le aveva riservato una posizione di preminenza nel soggiorno della propria abitazione fiorentina, la tela è in realtà una replica di un’opera di Massimo Stanzione.
L’artista realizzò altre opere di soggetto analogo, degna di nota quella nella Cappella del Battista nella Certosa di Napoli, databile alla seconda metà degli anni quaranta del XVII secolo.
Elenco Colloqui
“Salomè con la testa di San Giovanni Battista, da Massimo Stazione”
Pittore napoletano – Metà del XVII secolo
“La buona Ventura”
Pietro Della Vedova – Venezia, 1603-Vicenza, 1678
“Riposo nella fuga in Egitto”
Giovanni Andrea Donducci detto Il Mastelletta – Bologna, 1575-1655
“Il Ritorno del figliol prodigo”
Astolfo Petrazzi – Siena, 1580-1665
“Un cieco che tocca una scultura classica e un dipinto”
Pittore fiammingo vicino a Jan Miel – Prima metà del XVII secolo
“Paesaggio con Narciso che si rispecchia nell’acqua”
Pier Francesco Mola – Colderio/Svizzera,1612 – Roma, 1666
“Paesaggio con edifici e figure”
Gaspar Dughet – Roma, 1615-1675
“Bambino che gioca a fare il soldato”
Antonio Amorosi – Comunanza/Ascoli Piceno, 1660-1738
“Ritratto di Giovane donna”
Jean-Baptiste Wicar – 1809-1815
“Fiera dell’Impruneta”
Jacques Callot – 1620