VALNERINA – Con le copiose piogge di questi giorni, la preoccupazione dei residenti nei piccoli centri della Valnerina si sta facendo sempre più sentire, visto anche l’emergenza che sta subendo in particolare il territorio del centro nord con allagamenti, crolli di case e chiese, tracimazione di fiumi e torrenti che stanno mettendo in ginocchio soprattutto attività agricole, abitazioni, creando conseguenze alle economie locali. Se il problema per ora riguarda la manutenzione di corsi d’acqua come il greto del Nera o come il fosso di Castellone (più volte segnalato) ancora privo di bonifica, che potrebbe creare seri problemi all’abitato di Precetto di Ferentillo, non da meno la noncuranza e menefreghismo da parte di enti e istituzioni laiche e religiose rivolte al patrimonio storico artistico. Ci giunge in questo caso, la segnalazione di alcuni cittadini di una delle singolari frazioni di Ferentillo, che chiedono l’ attenzione verso la loro Chiesa ormai in abbandono e prossima ad una inarrestabile rovina.
“La Chiesa di San Michele Arcangelo (nella foto di copertina) a Colleolivo, versa in gravissime condizioni di stabilità – afferma Giovanni Scorsolini un residente – unitamente ai quadri e dipinti ormai degradati. Tra un momento e l’altro rischia di schiantarsi al suolo. Peccato perdere simili valori ,storie che ognuno di noi conserva sia nel cuore che nell’emisfero destro del cervello. Dentro è stata puntellata, ma fuori, dopo ogni pioggia rischia di crollare in quanto i muri esterni si allargano sempre di più. Non puoi immaginare quante persone che vengono a visitarla trovandola chiusa e poi andare all’eremo proprio sul Monte Sant’Angelo. È un patrimonio di tutta la collettività ed io ho allertato da tempo la Arcidiocesi di Spoleto – Norcia“.
L’ appello accorato di Giovanni, che ama il paese dove vive lui i suoi familiari, ma soprattutto hanno vissuto i suoi antenati, sciorinato i panni nel fontanile (nella foto che segue) quali hanno dato molto per fare vivere questo angolo di paradiso contribuendo, con tutti i modi, negli anni passati, affinché il degrado, l’abbandono e lo spopolamento si fosse evitato.
Oggi a distanza di molti anni si torna a combattere tutto ciò e siamo sicuri che questa volta qualcuno riuscirà a evitare che anche la chiesetta di San Michele Arcangelo del XVI secolo, possa ritornare a svolgere la sua attività religiosa e anche socioculturale, con la sua facciata a capanna, oculo centrale, campanile al io a vela con due fornici. Colleolivo è un luogo fantastico, immerso tra i terrazzamenti di ulivi, accoccolato sul colle vi aspetta sotto lo sguardo della “vecchia dormiente” o scoglio di mezzogiorno quando il sole alle 12 illumina l’ immensa valle.