PERUGIA – Ieri sera, 28 giugno, inaugurazione della Barton Arena al Barton Park di Perugia; il tutto ha preso il via con il concerto dei CCCP, tornati in tour dopo molti anni.
Già dallo scorso anno, dal 12 ottobre, aveva preso il via la mostra FELICITAZIONI! CCCP – Fedeli alla linea. 1984 – 2024, andata avanti fino al 10 marzo che ha registrato oltre 30.000 presenze.
Poi appunto l’inizio del tour con tre date (24, 25 e 26 febbraio) all’Astra Kulturhaus di Berlino.
Quindi la pubblicazione di Altro Che Nuovo Nuovo, registrazione del primo concerto tenuto dalla band a Reggio Emilia il 3 giugno 1983, in cd e doppio vinile estratto dal nastro originale recentemente ritrovato e restaurato.
Tra gli appuntamenti previsti per le date italiane del tour, iniziato il 21 maggio a Bologna e che dovrebbe andare avanti fino al 9 agosto con il concerto di Melpignano, ma le date sono in continuo aggiornamento, ieri sera, all’interno di Moon in June e delle iniziative del Comitato “Sergino Memories”, la data di Perugia.
Una situazione nuova al parco, che ospiterà anche altri concerti per Moon in June ed una rassegna di cinema all’aperto (dal 7 luglio al 25 agosto), in collaborazione con il Post Modernissimo – Anonima Impresa Sociale trasformandosi in Barton Arena Cinema.
Ieri sera circa 3000 persone hanno assistito all’emozionante concerto della band emiliana, gruppo musicale punk rock italiano, attivo dal 1982 al 1990, tra i più importanti e influenti nella scena musicale europea degli anni ottanta.
Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudci e l’artista del popolo Danilo Fatur sono saliti sul palco intorno alle 21:25 e per oltre due ore hanno deliziato i presenti.
Il concerto è iniziato con Depressione caspica da Epica Etica Etnica Pathos del 1990; da questo che è stato l’ultimo album della prima fase della (dopo lo scioglimento Live in Punkow del 1996), sono state proposte Amandoti ed Annarella.
La parte del leone tra i brani eseguiti è certamente del primo lavoro del gruppo (1964-1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi – Del conseguimento della maggiore età), che in pratica è stato eseguito in maniera integrale.
Difatti se si escludono Trafitto e Noia, ben otto risultano le canzoni proposte (CCCP / Curami / Mi ami? / Valium Tavor Serenase / Morire / Io sto bene / Allarme / Emilia paranoica).
Da Socialismo e Barbarie, disco pubblicato nel 1987 sono state scelte: Per me lo so, Tu menti, Rozzemilia, Stati di agitazione, Libera me Domine, Radio Kabul, Oh! Battagliero e Guerra e pace.
Pochi invece i brani da Canzoni preghiere danze del II millennio – Sezione Europa del 1989: Madre, Conviene, And the radio plays e Vota Fatur.
Da Maciste contro tutti del 1993, che segnò l’inizio della parentesi Consorzio Suonatori Indipendenti ed in realtà è attribuito anche ai Disciplinatha ed Ustmamò ecco la title track, Punk Islam e Spara Jurji.
Anche due cover: Bang Bang (My Baby Shot Me Down) del 1966, successo nella prima interpretazione di Cher e poi in Italia Dalida ed Equipe 84, e Kebab-Träume dei tedecschi Deutsch Amerikanische Freundschaft.
Un concerto coinvolgente ed emozionante; la conferma che anche negli anni’80 e ‘90 (periodo spesso criticato per aver in pratica spazzato via il periodo precedente, forse il più denso e prolifico per la creatività musicale), ha prodotto qualità.
La formazione: Giovanni Lindo Ferretti, voce / Annarrela Giudici, voce / Massimo Zamboni, chitarra / Danilo Fatur, artista del popolo / Luca Rossi, basso / Simone Filippi, batteria / Simone Beneventi, percussioni e tastiere / Gabriele Genta, percussioni / Ezio Bonicelli, violino, chitarra ritmica
La scaletta: Depressione caspica / Rozzemilia / Tu menti / Per me lo so / Morire / Stati di agitazione / Libera me Domine /
Madre / Maciste Contro Tutti / Oh! Battagliero / Valium Tavor Serenase / Conviene / Radio Kabul / Punk Islam / And the radio plays / Guerra e Pace / C.C.C.P. / Curami / Emilia Paranoica / Bang Bang (My Baby Shot Me Down) / Spara Jurij /
Vota Fatur / Annarella / Mi ami ? / Io sto bene / Allarme / Kebabträume / Amandoti
La foto di copertina e quelle della prima galleria sono di Giancarlo Belfiore
Le foto della seconda galleria sono di Francesco Picistrelli