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I 100 anni del Partito Comunista Italiano raccontati attraverso il cinema

PERUGIA – In occasione dei cento anni dalla fondazione del Partito comunista italiano  la Fondazione Pietro Conti ha pensato di unirsi alle iniziative nazionali per ricordare, anche in Umbria, la storia di questo partito, che è stato un pezzo della società italiana e un attore fondamentale della sua storia, attraverso il modo in cui lo hanno fatto gli artisti dalla sua fondazione fino ad oggi.

L’intenzione, dunque, non è quella di promuovere iniziative celebrative, commemorative, che spesso parlano solo a chi già conosce o ha vissuto quella storia, ma di parlare a tutti e, soprattutto, a chi di quella straordinaria avventura umana e politica poco o nulla sa. Un’operazione di racconto, conoscenza, ricordo e anche divertimento, non di nostalgia.

L’insieme di eventi avranno come perno una narrazione su più registri, privilegiando il cinema, per la sua immediatezza, ma in futuro non sarà dimenticata la letteratura, il teatro, la pittura, la musica.

L’idea di realizzare una retrospettiva sull’immagine e la narrazione storica del Pci attraverso il cinema italiano e le altre forme di comunicazione artistica, nasce dalla constatazione che nessun partito politico è stato oggetto di narrazione in modo così costante da parte della cultura di questo Paese.

Per quanto riguarda il cinema italiano, le origini di questa peculiarità si possono fare risalire all’indomani della fine della Seconda guerra mondiale e si legano indubbiamente alla passione civile che caratterizza la nostra cinematografia così come molti dei suoi protagonisti, registi e attori, alcuni dei quali saranno a lungo militanti o compagni di strada del Pci.

Il cinema italiano, soprattutto dal 1968 in poi, ha perfezionato nuovi registri stilistici nella narrazione del comunismo dai quali traspare la volontà di affrontare nodi drammatici della sua storia, la disillusione in una chiave prevalentemente ironica quando non sarcastica e una riflessione sull’esito finale del comunismo partecipe dello smarrimento vissuto dai suoi militanti, come in “Palombella rossa”.

La locandina di Palombella rossa

L’iniziativa ha quindi l’intenzione di restituire una narrazione plurale della storia del comunismo italiano senza rinunciare a nessuno dei registri stilistici con i quali essa è stata rappresentata come quello “autobiografico”, parodistico ma anche comico come in “Berlinguer ti voglio bene”.

La locandina di Berlinguer ti voglio bene

Saranno quindi proprio lo storico film di Nanni Moretti e quello di Giuseppe Bertolucci con protagonista Roberto Benigni ad inaugurare la rassegna domenica 10 ottobre (ore 10) in contemporanea. “Berlinguer ti voglio bene” è in programma a Città di Castello (Nuovo cinema Castello): presenta Renzo Patumi (direttore della Fondazione Pietro Conti). “Palombella rossa” sarà proiettato a Castiglione del Lago (Casa del Giovane): interverranno Alessandro Torrini della Fondazione Pietro Conti e Valerio Marinelli, studioso del rapporto tra Pci e cinema.

A seguire, il 24 ottobre, saranno coinvolte anche Perugia, Terni e Foligno con altri film.

Le proiezioni saranno quindi affiancate anche, proprio come una volta, da dibattito, per mettere a fuoco momenti e aspetti di quella storia che non è solo la storia del Pci ma anche più in generale della società italiana, coinvolgendo storici, critici, giornalisti, intellettuali e testimoni.

L’ingresso è gratuito ed ammesso a presentazione di green pass o tampone negativo recente.

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