Guido Roncalli Di Montorio ha perfettamente interpretato uno dei personaggi chiave della fase iniziale della carriera di Alberto Sordi, Sergio Pugliese. Giusto fisic du role, voce stentorea, portamento signorile. Di più… “artistocratico”. Recitazione che ha reso perfettamente l’immagine di un personaggio controverso: funzionario dell’Eiar durante il fascismo, Pugliese fu anche per un periodo segretario federale a Ivrea del Pnf.
Per questo alla fine della guerra fu messo in disperate ma poi riprese a lavorare per la radio di Stato che nel frattempo era diventata l’attuale Rai e nel 1953 ebbe l’incarico della direzione dei programmi della nascente radio-televisione, mansioni che conservò fino alla morte che avvenne nel 1965.
Guido Roncalli appare in tre momenti del film: quando un po’ scocciato dall’intrusione durante una registrazione radio, Alberto Sordi-Edoardo Pesce si fa avanti per ottenere una parte. Poi mentre Albertone, dopo i primi successi radiofonici, chiede al dirigente la possibilità di ottenere una trasmissione radiofonica tutta sua.
Infine in una situazione piuttosto comica quando, in una sorta di “imboscata” vacanziera, Sordi si getta in mare da un pattino per recuperare gli occhiali che Pugliese-Roncalli ha fatto cadere in acqua mentre era sulla sua lussuosissima barca.
Tre apparizioni davvero all’altezza da parte dell’attore perugino anche in questa occasione ha dimostrato assoluta padronanza recitativa, perfettamente a suo agio nella parte che gli è stata assegnata. Ulteriore conferma di una lunga carriera di caratterista che lo ha portato di recente a indossare i panni del cardinale nel New Pope di Sorrentino dopo aver avuto ruoli in film tv di successo: da “Luisa Spagnoli” a “Rocco Schiavone”, da “Mimì” a “Il Paradiso delle Signore” oltre a essere stato Padre Bernardo nella fiction sullo Zecchino d’Oro.