PERUGIA – Vivo Umbria inizia a partire da oggi l’avvicinamento a tappe verso l’attesissima “prima” di Guerra e Pace in cartellone dal 28 ottobre al 22 novembre. Il Teatro Morlacchi, spettacolo nello spettacolo, sarà senza platea, come vedete in queste foto, con gli spettatori che assisteranno dai palchi.
Nuova produzione del Teatro Stabile dell’Umbria diretto da Nino Marino con il contributo speciale della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, iniziamo con l’intervista al regista Andrea Baracco. Domani, lunedì 26, sarà la volta di Lucia Lavia che interpreta la contessa Natasha Rostova e martedì 27 vi proporremo Stefano Fresi che in scena sarà Pierre Bezuchov.
Baracco, Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov due anni fa e ora Guerra e Pace di Lev Tolstj: due indizi sono almeno una mezza prova della sua predilezione per gli autori russi.
“Certamente. Sono però due romanzi che stanno agli antipodi e al di là del distacco temporale è la scrittura che differisce”.
Quella di Tolstoj come l’ha letta e interiorizzata?
“Bulgakov procede per funambolismi e paradossi; Tolstoj è fondamentalmente un realista e ci troviamo di fronte a personaggi che rappresentano degli spaccati di umanità e ci immergono dentro le loro anime. E se Bulgakov è mirabolante ed estremo, Tolstoj è una sonda che ci inserisce dentro questi immensi personaggi per certi versi spaventosi”.
Tolstoj, insomma, le ha fatto un certo effetto.
“Sono ormai alla quindicesima lettura del suo romanzo. Un’esperienza condivisa ormai da un anno anche con la Compagnia con la quale stiamo allestendo lo spettacolo. Del resto Tolstoj non lascia tregua. E’ sorprendente”.
Da qui la formula particolare dello spettacolo: senza platea, due messinscene diverse ma a sé stanti, proporzioni imponenti.
“Bulgakov è molto teatrale, circense. Tolstoj rappresenta l’immensità sia rispetto ai luoghi che ai personaggi e inserisce vuoti all’interno dei quali pone ambientazioni e figure. I personaggi così diventano giganteschi e hanno tutti la volontà di essere raccontati. Federico Fellini ha scritto una prefazione al saggio ‘Tolstoj’ di Piero Citati in cui dice: ‘E’ disumano pensare che una mente umana abbia prodotto un’opera del genere’.Tolstoj è stupefacente: a me non era mai capitato da lettore, e questo è il modo con cui approccio tutti i testi che potrei mettere in scena, di fare un’esperienza del genere. Nel suo modo di scrivere non si perde mai nulla”.
Questo suo Guerra e Pace affronta i primi due libri del romanzo di fatto in due spettacoli.
“Il primo si conclude con la morte di Andrej Nikolaevič Bolkonskij, il secondo con il rapimento mancato della contessa Nataša da parte del principe Anatole Kuragin. Sono autoconclusivi l’uno rispetto all’altro ma c’è evidentemente una continuità narrativa. I personaggi che nascono nel primo vengono proiettati nel secondo”.
A proposito del cast: questi ragazzi dello Stabile sono cresciuti bene…
“Ormai sono dei professionisti e devo dire che mi trovo bene a lavorare e collaborare con loro: è il terzo spettacolo che faccio con Carolina Balucani, il secondo con Giordano Agrusta e Ludovico Rohl e la mia prima esperienza con Caroline Baglioni attrice e drammaturga molto brava…ci sono davvero delle eccellenze”.
E poi c’è Stefano Fresi.
“Una bellissima scoperta sia dal punto di vista umano che attoriale. Pur avendo esperienza e acquisito giusta notorietà grazie al cinema e alla tv, il teatro può essere scivoloso; lui si è posto con estremo rigore, umiltà e dunque intelligenza a disposizione della Compagnia. Artisticamente, poi, ricopre ottimamente un ruolo centrale come quello di Pierre Bezuchov”.
A quanto si sa, l’allestimento scenico assume anche un aspetto di festa-ricordo.
“Il ritorno del teatro è una festa e in questa occasione davvero speciale non poteva mancare chi ha segnato la storia del Tsu. Così così ci saranno oggetti ed elementi ideati e costruiti per spettacoli di Castri e Ronconi. Rivivremo l’humus di questo percorso importante”.
L’approccio giusto per assistere a questo suo Guerra e Pace?
“Lasciarsi sedurre: cuore leggero e aperto all’imprevisto. Come tutte le narrazioni richiedono”.
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Il calendario
Ottobre
28 mercoledì – I° spettacolo ore 21
29 giovedì – I° spettacolo ore 21
30 venerdì – I° spettacolo ore 21
31sabato – I° spettacolo ore 21
Novembre
1 domenica – I° spettacolo ore 17
3 martedì – II° spettacolo ore 21
4 mercoledì – II spettacolo ore 21
5 giovedì – II° spettacolo ore 21
6 venerdì – II° spettacolo ore 21
7 sabato – I° spettacolo ore 17 / II° spettacolo, ore 21
8 domenica – II° spettacolo ore 17
10 martedì – I° spettacolo ore 21
11 mercoledì – II° spettacolo, ore 17
12 giovedì – I° spettacolo ore 21
13 venerdì – II° spettacolo ore 21
14 sabato – I° spettacolo ore 17 / II° spettacolo, ore 21
15 domenica – I° spettacolo ore 17
17 martedì – I° spettacolo ore 21
18 mercoledì – II° spettacolo ore 17
19 giovedì – I° spettacolo ore 21
20venerdì – II° spettacolo ore 21
21 sabato – I° spettacolo ore 17 / II° spettacolo, ore 21
22 domenica – I° spettacolo, ore 17
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La prevendita dei biglietti viene effettuata, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso il botteghino di Piazzale del Bove, via Campo di Marte 95, tel. 393/9139922 e al botteghino del teatro Morlacchi, 0755722555, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 17 alle 20.
Si può prenotare telefonicamente al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati presso uno dei botteghini entro il giorno precedente la data prescelta.
Al fine di evitare assembramenti è consigliato acquistare i biglietti online sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it
https://www.teatrostabile.umbria.it/spettacolo/guerra-e-pace/?produzione=1 .