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Gubbio, solo domani l’ordinanza e sulle scuole il sindaco continua a chiamare in causa la Regione

GUBBIO – L’eventuale l’ordinanza restrittiva a Gubbio sarà emanata solo domattina. Mentre riguardo alle scuole il sindaco Filippo  Mario Stirati continua a chiamare in causa la Regione: “Per quanto riguarda la scuola, per la giornata di domani, lunedì 1 febbraio, le lezioni si svolgeranno regolarmente con la didattica in presenza. Per i giorni successivi- spiega il sindaco – circa la scelta di fermare la didattica in presenza nelle scuole, i Comuni sono in attesa che la Regione, anche attraverso il supporto del Comitato tecnico scientifico regionale esprima un parere sulla necessità o meno di tale misura, sempre sulla base di una corretta valutazione dei dati disponibili”.

Per il resto Stirati fa sapere che il Comune di Gubbio “è al lavoro su un’ordinanza per introdurre nuove misure ritenute opportune per meglio contrastare l’attuale fase epidemiologica che sta interessando una parte del territorio umbro. Le misure puntuali di tale ordinanza, che sarà emanata domani, lunedì 1 febbraio, sono tuttora in via di definizione nell’ambito di riunioni che da tre giorni vedono confrontarsi i sindaci dei Comuni, la Regione, il Commissario straordinario per l’emergenza Covid e il Comitato Tecnico scientifico regionale. Un confronto, questo, il cui scopo è quello di individuare una linea condivisa di azione, con misure opportune modulate sulle realtà di ogni singolo territorio che siano realmente efficaci per contrastare l’emergenza, coerentemente con quelli che sono i dati che emergono dal monitoraggio effettuato dalla Regione, dall’autorità sanitaria e dal Comune stesso, senza peraltro creare inutili disagi o allarmismi, ma intervenendo per arginare quelle situazioni che effettivamente rappresentano delle criticità nel contenimento dei contagi.

Per quanto riguarda la scuola, per la giornata di domani, lunedì 1 febbraio, le lezioni si svolgeranno regolarmente con la didattica in presenza. Per i giorni successivi, circa la scelta di fermare la didattica in presenza nelle scuole, i Comuni sono in attesa che la Regione, anche attraverso il supporto del Comitato tecnico scientifico regionale esprima un parere sulla necessità o meno di tale misura, sempre sulla base di una corretta valutazione dei dati disponibili”.

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