GUBBIO – Secondo appuntamento con i concerti dell’edizione del ventennale di Gubbio No Borders, il 16 agosto, sul palco il Tinissima Quartet di Francesco Bearzatti.
Il sassofonista e clarinettista friulano, accompagnato da Giovani Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno De Rossi alla batteria, si è esibito al Teatro Romano di Gubbio. E’ stato presentato l’ultimo progetto del quartetto Zorro, album uscito per Cam Jazz ad ottobre dello scorso anno.
Poche parole da parte di Bearzatti per presentare la figura di Zorro, nel centenario della creazione del personaggio, da sempre impegnato a favore dei più deboli apponendo il suo marchio distintivo e ci si è addentrati in una sorta di viaggio teso a ripercorrere le figure che attorniano Don Diego De la Vega, dal sergente Garcia, al fido e muto Bernardo, alla dolce Lolita.
Ed in effetti il quartetto, che ha mirabilmente mescolato momenti più lirici a ritmi che hanno sfiorato il rock, in particolare per la modalità di Danilo Gallo di usare il basso come una chitarra anche grazie ad una folta pedaliera, ha offerto un’ottima prova al pubblico presente.
Come se si fosse in un film i musicisti hanno tenuto alta l’attenzione degli ascoltatori; molto positiva la prova di Bearzatti tanto al sax tenore, al clarinetto ed al flauto indiano che quella di Giovanni Falzone che si conferma un trombettista di prim’ordine. La sezione ritmica, Di Gallo e De Rossi, sempre puntuale, ha ben supportato i due fiatisti.
In particolare, tra i brani proposti, molto interessanti sono risultati “El regreso”, dall’andamento quasi cantilenante; “Sargento Garcia”, dove chiudendo gli occhi sembra di trovarsi di fronte il personaggio in carne ed ossa spesso oggetto di scherno da parte di Zorro, la lirica “Lolita” e “El triunfo del Zorro, caratterizzata da un coinvolgente giro armonico.
Un bel concerto ed un plauso alla direzione artistica per aver portato il gruppo; peccato la presenza non troppo numerosa di spettatori.
Foto: Marco Signoretti