Gubbio dog friend: amici, sempre

GUBBIO – Giorgio Panariello lo sapeva fin dall’inizio: oltre al meritatissimo e bellissimo premio per il suo tanto amore per gli animali e per il cane in particolare, “Gubbio dog friend” avrebbe comportato a latere l’ambitissima consegna  al bravissimo e simpaticissimo artista di Firenze dell’attestato, più esattamente patente, di “Matto” onorario della città dei Ceri.

Meritatissimo! Per di più è la giusta conclusione di una giornata di vera festa  all’insegna di un amore vero, profondo, per chi è capace di sentirlo e provarlo, guardando una coda che scondinzola, occhi grandi e un po’ umidi di felicità fissati in mezzo a un muso sempre in attesa di una carezza e che poggia su quattro zampe pronte a seguirti dove decidi di portarle.

E allora è bello questo premio nazionale istituito dalle associazioni “Gubbio soccorso animali e ambiente” e Atesu, Associazione per la tutela degli ecosistemi e della salute umana, istituito per premiare chi ama gli animali. E oltre a Panariello i riconoscimenti sono andati al criminologo della Polizia di Stato Marco Strano, impegnato nel contrasto dei crimini proprio ai danni degli animali, l’ideatrice del progetto ‘Zero cani in canile’ Francesca Toto, insieme ai volontari della Lega nazionale per la difesa del cane di Vieste, e il vigile del fuoco Fabrizio Caira dell’unità cinofila che insieme al cane Apo si è distinto in numerose missioni di ricerca di dispersi. Belle anche le parole del sindaco Filippo Maria Stirati che ha fatto riferimento, senza retorica, al francescanesimo come filosofia di vita e di rispetto nei confronti di chi sta attorno e con noi. E giusto è il riconoscimento a chi ha lavorato per questo premio: ” Sono protagoniste associazioni benemerite – ha detto il sindaco – e tanti volontari che ruotano intorno al nostro canile, che hanno animato attività che si sono tradotte in adozione di cani, sollecitazioni verso di noi e altre istituzioni per migliorare la struttura del canile. Tutto ciò fa comunità e crea una rete importante di collaborazioni. Questo mondo associativo rappresenta una grande ricchezza”.
Come dargli torto?