PERUGIA – I simboli dell’Italia e di Perugia dal 2 giugno sventolano a 25 metri di altezza, come omaggio alla città e in segno di condivisione e orgoglio in questo momento di emergenza sanitaria.
All’interno del Barton Park, infatti, in occasione della Festa della Repubblica, sono state “liberate” due bandiere di 24 metri quadri, una con il tricolore e l’altra con il Grifo rampante, a rappresentare il senso di appartenenza, rispetto e lealtà ai valori di un Paese che sta lottando con coraggio contro un nemico invisibile. «Desideriamo esaltare con orgoglio – spiegano dal Gruppo Barton – il buon comportamento della popolazione della città di Perugia che ha saputo dimostrare senso di disciplina e appartenenza al bene comune. In segno di amore e speranza».
La cerimonia si è svolta alla presenza del sindaco Andrea Romizi e degli assessori comunali Margherita Scoccia, Luca Merli, Gabriele Giottoli e Leonardo Varasano, ospiti di Mauro e Silvano Bartolini, titolari del Gruppo Barton. «Ringraziamo il primo cittadino e tutte le istituzioni intervenute a questa semplice, sincera e sentita iniziativa – ha detto Mauro Bartolini -. Pensiamo che mai come oggi dobbiamo stare uniti e insieme per uscire da questa difficile situazione, lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri padri e ai nostri figli. Che questi simboli siano un segno di speranza: insieme ce la faremo, con l’orgoglio di essere italiani torneremo a essere un popolo sano e saggio. A tutta la nostra città auguriamo un futuro luminoso». «Anche questa volta – ha commentato il sindaco Romizi – Mauro e Silvano Bartolini sono riusciti a guardare più in là: in un momento storico in cui si corre il rischio di chiuderci in noi stessi, loro sono qui a ricordarci che è importante il contributo di tutti e il sentire forte un senso di appartenenza. E il Gruppo Barton è stato presente anche durante l’emergenza: non possiamo dimenticare l’importante donazione di tablet ai reparti di Terapia intensiva per consentire ai pazienti ricoverati di comunicare con i propri cari. Grazie a nome della città e buona ripartenza a tutti».
A dare il via alla liberazione delle bandiere è stato Osvaldo Orsini, capo fanfara della Fanfara regionale dei bersaglieri dell’Umbria, che ha suonato l’Alzabandiera, l’Inno di Mameli e il Silenzio in onore delle vittime del coronavirus.