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Green Table, quattro giorni per trovare risposte per un futuro più equo e sostenibile

PERUGIA – Si è conclusa sabato 23 ottobre la prima edizione di Green Table, Forum permanente promosso e organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e Media Eventi in partnership con l’Istituto Nazionale di Architettura e l’Associazione per il Disegno industriale.

 

Le attività di dialogo ed approfondimento sui diversi ambiti di confronto della crescente comunità di Green Table (in cui si trattano i temi del design, architettura, urbanistica, territorio, economia, filosofia, ambiente, natura, sostenibilità) continua sulla piattaforma digitale forum.greentable.it, con una serie di iniziative culturali che verranno organizzate nei prossimi mesi, in attesa del secondo round nel 2022.

 

«Green Table è una comunità multidisciplinare che lavora per restituire un significato più profondo alla parola Umanità, riportando al centro della discussione pubblica la sostenibilità sociale ed economica, lo sviluppo integrato e la qualità della vita delle persone» osserva Andrea Margaritelli presidente di In/Arch – Istituto Nazionale di Architettura «e lo fa ispirandosi al sistema d’intelligenza distribuita ed organizzata tipica del mondo vegetale che si basa sul mutualismo e la solidarietà reciproca, quella che caratterizza le relazioni tra gli alberi in foresta. A cento anni dalla sua nascita – sono le parole di Joseph Beuys “Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi perché apparteniamo l’uno all’altro e dobbiamo esistere insieme» – a guidarci e a stimolare un pensiero generativo.

 

Protagonista della giornata inaugurale – Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, accademico di fama internazionale – ha illustrato lo stato di salute del pianeta, ponendo l’accento sul riscaldamento globale e richiamando l’esigenza di difendere la natura, il patrimonio arboreo primario e tutte le specie viventi. «Dobbiamo trovare soluzioni: i nostri comportamenti e le nostre attività riscaldano il pianeta, le nostre produzioni di materiali, cemento e plastica, hanno superato il peso complessivo delle specie animali presenti nella terra. Un aumento di temperatura di 2 gradi centigradi è incompatibile con la vita e vuol dire andare incontro molto rapidamente ad una catastrofe. La buona notizia è che c’è una soluzione e va cercata negli alberi, che vanno piantati e utilizzati per costruire i luoghi in cui dobbiamo vivere».

 

Numerose le risposte e le proposte consegnate al Forum per contribuire a costruire un futuro più equo e sostenibile, dagli oltre 60 speaker tra esponenti del design, dell’architettura, della scienza, della filosofia e dell’economia, come Patricia Urquiola, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, Dante Oscar Benini, Matteo Thun, Alessandra Stefani, Massimiliano Fuksas, Regina De Albertis, Alfonso Femia, Maria Concetta Mattei, Aldo Colonetti, Patricia Viel, Enzo Fortunato per citarne alcuni, che hanno dialogato seduti intorno al tavolo verde disegnato da Michele de Lucchi.

 

Sono di Michele De Lucchi anche le architetture monumentali simboliche (Earth Stations) pensate per le cinque condizioni climatiche – desertica, temperata, continentale, polare, tropicale – che celebrano le abilità manuali dell’uomo (Many Hands), luoghi accoglienti in cui preservare le diversità culturali e costruire nuovi set mentali e assiomi positivi con cui vedere la realtà, nel rispetto del pianeta e di tutti gli esseri viventi. Una “visione felice di futuro” – concreta quanto le architetture alberate realizzate da Stefano Boeri Architetti in tutto il mondo – per accogliere la natura come componente originaria e proporre un nuovo equilibrio tra sfera urbana, agricola e naturale.

L’esigenza di rovesciare gli attuali paradigmi di crescita e sviluppo viene anche dal mondo delleconomia e della finanza: Deborah Zani e Massimo Mercati, rispettivamente CEO di Rubner Haus e di Aboca, sostenitori della manifestazione, delineano i tratti di imprese che agiscono come comunità, contribuendo al benessere dei territori; dallo stesso tavolo, Marco Morganti, responsabile della direzione Impact di Intesa Sanpaolo, rilancia l’inclusione creditizia quale forma di sostegno all’economia sociale, atto necessario per ridurre le disuguaglianze e contribuire alla ripartenza e alla crescita equilibrata del Paese.

 

Il ricchissimo patrimonio di contributi, con oltre 1400 minuti di contenuti, è oggi interamente fruibile online sulla piattaforma forum.greentable.it a testimonianza di un impegno collettivo fatto di pensiero e azione per promuovere un cambiamento responsabile dei nostri stili di vita e comportamenti.

 

Sono stati 3.050 i fruitori in presenza e più di 3.000 gli iscritti sulla piattaforma WYTH che hanno seguito gli oltre 30 appuntamenti tra incontri live e in differita da Milano, Amsterdam, Barcellona e Monaco di Baviera, a cui si aggiungono gli spettacoli e i momenti performativi che si sono susseguiti nel corso delle quattro giornate perugine, con una rilevante presenza composta da progettisti (52 per cento) a fronte di un’altrettanta partecipazione di utenti provenienti dal mondo dell’economia, dell’imprenditoria, delle università, della pubblica amministrazione e delle associazioni.

 

«I dati delle presenze al Forum sono molto soddisfacenti – sostiene Carlo Timio co-ideatore e co-organizzatore di Green Table – e nonostante le rigide regole della procedura per il contenimento della pandemia non è stata fermata la comunità di persone che si è aggregata intorno ai valori e ai principi della sostenibilitàà letti nelle loro molteplici dimensioni, dalla natura alla cultura del progetto, e siamo certi che i numeri di Green Table continueranno a crescere anche attraverso la piattaforma crossmediale. Profondo è il senso di responsabilità che sentiamo e che abbiamo deciso di assumerci per contribuire a cercare soluzioni, individuare azioni e fornire risposte a quesiti, dubbi, incertezze che caratterizzano questo momento storico di transizione ecologica, economica e sociale, verso un nuovo Rinascimento, un umanesimo capace di mettere la persona al centro, un mondo più equo e dignitoso»

 

«Perugia e l’Umbria ancora una volta hanno dimostrato la loro propensione ad ospitare eventi di alto profilo come Green Table». È quanto ha affermato la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che prosegue: «La Regione ha sposato fin da principio il progetto essendo profondamente consapevoli della necessità di affrontare con serietà e metodo le politiche che riguardano il nostro domani, tali iniziative sono in grado di donare un significativo apporto alla discussione e di arrivare alle coscienze delle persone. Al contempo siamo certi che gli investimenti pubblici per far nascere e crescere questi eventi si trasformano in straordinarie occasioni di arricchimento culturale e di promozione del nostro territorio». Ribadendo la disponibilità della Regione a continuare la collaborazione, conclude: «in Umbria si è parlato di sostenibilità e futuro e si potrà continuare ad essere protagonisti delle sfide che tutto il pianeta è chiamato ad affrontare».

 

Le fa eco il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, che dichiara: «Sono stati quattro giorni appassionanti, pieni e interessanti, per questo ringrazio tutti gli esperti intervenuti che hanno cercato soluzioni concrete in favore di una relazione armonica tra uomo e natura, perché quella della difesa del pianeta non è una sfida, è “la” sfida a cui si accompagnano tutte le altre».

 

«Attraverso l’innovativo format digitale e il confronto tra numerosi esperti – afferma la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Cristina Colaiacovo – Green Table ha focalizzato l’attenzione su temi oggi più che mai attuali per promuovere soluzioni creative e vincere la sfida verso lo sviluppo sostenibile. La funzione della nostra Fondazione, che con entusiasmo ha dato il proprio contributo alla realizzazione dell’evento, sarà sempre più quella di porsi come catalizzatore di risorse e sperimentatrice di modelli replicabili, che trovino declinazione a livello locale attraverso la collaborazione con attori diversificati, dalle Istituzioni al Terzo Settore, e che ambiscano a consolidare azioni condivise su scala nazionale per affrontare la natura complessa e interconnessa dei problemi ambientali, economici e sociali e contribuire alla reale quanto ormai necessaria svolta green del nostro Paese».

 

In attesa di potersi ritrovare in presenza sempre in Umbria nel 2022, la comunità di Green Table rimarrà interconnessa attraverso la piattaforma digitale, stimolando il confronto sui cambiamenti individuali e collettivi, nella piena consapevolezza che ciascuno debba impegnarsi per trovare un equilibrio con l’ambiente.

La prossima iniziativa culturale on line, aperta a tutti, sarà a novembre e ci porterà a Shangai, all’interno del progetto concepito e abitato dal designer e architetto Aldo Cibic, un appartamento di 40 mq nel cuore di Siping, popolosissimo distretto operaio della megalopoli cinese, dove Cibic è impegnato in una nuova sfida: NICE 2035 Living Line, progetto di innovazione sociale coordinato dalla School of Design & Innovation alla Tongji University di Shanghai.

 

 

Green Table è promosso da Fondazione Guglielmo Giordano e Media Eventi in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Architettura e l’Associazione per il Disegno industriale, con il sostegno e il patrocinio di Regione Umbria, Comune di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Camera di Commercio dell’Umbria, la collaborazione istituzionale di Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori, Università degli Studi di Perugia, Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Accademia Belle Arti Perugia, PEFC Italia – Programma di riconoscimento della certificazione forestale. Sono main partner di Green Table: Aboca, Listone Giordano, Emu, Paghera, Rubner haus e Wyth. L’evento è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica e dal Ministero della Cultura.

 

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