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Grazie alla musica migliaia di ragazzi inonderanno Città di Castello per il Concorso nazionale Zangarelli

CITTA’ DI CASTELLO – Dopo qualche anno in sordina a causa dei problemi legati alla pandemia, torna a pieno regime il Concorso nazionale Zangarelli e lo fa con numeri da record. Migliaia saranno i ragazzi provenienti da tutt’Italia che dal 10 e il 12 maggio inonderanno di musica e gioia le strade di Città di Castello. Il premio Zangarelli, giunto alla XXIV edizione, è una realtà umbra consolidata, punto di riferimento per tanti giovani musicisti e insegnanti. La prima edizione del concorso risale al 1999, organizzata dalla Scuola Media “Dante Alighieri”, diretta da Mario Massimo Coltellini. Ideatori del concorso, insieme al preside Coltellini, i docenti di musica, di strumento e la professoressa di lettere Anna Ercolani che si è spesa per anni, anche dopo il pensionamento, per l’organizzazione del concorso.  Intitolato a Enrico Zangarelli, precedente preside della scuola e grande appassionato di musica (è stato tra i primi in Umbria ad istituire la sperimentazione musicale nella scuola media) era inizialmente rivolto solo agli studenti delle scuole medie ad indirizzo musicale; è stato successivamente esteso alle scuole con progetti musicali nel PTOF poi ai Licei musicali e ai cori delle scuole primarie.

Abbiamo incontrato il Dirigente Scolastico della Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri-Pascoli” professor Filippo Pettinari per fare il punto della situazione.

 

 

L’emergenza pandemica ha posto forti limitazioni alle iniziative scolastiche. Come ha risposto il Concorso Zangarelli a  queste difficoltà?

Dopo lo stop del 2020 a causa del lockdown, per l’edizione del 2021 abbiamo aperto una nuova sezione che ha permesso al Concorso di riprendere: la categoria video. Ma non video di esecuzioni musicali (come un concorso musicale a distanza) ma vere e proprie produzioni multimediali multidisciplinari su temi specifici, anche legati alla cultura in Umbria (ad esempio Raffaello, Burri). Sono arrivati dei lavori molto interessanti, curati, bellissimi. Per la premiazione abbiamo fatto una diretta streaming per raggiungere facilmente le scuole. Lo scorso anno abbiamo fatto il Concorso in presenza ma in versione ridotta aperta solo a solisti e piccoli gruppi. Quest’anno finalmente torneremo con la formula tradizionale che include orchestre e cori.

Quali sono le novità di quest’edizione?

Ogni anno cerchiamo di mettere in campo le nostre idee di sviluppo del Concorso. Novità assoluta di quest’anno sarà la diretta streaming delle esibizioni orchestrali che si svolgeranno presso il Teatro Comunale. Le orchestre potranno essere seguite attraverso il canale YouTube della scuola.

Di idee ce ne sono molte e ogni tassello è importante per organizzare il Concorso in maniera sempre migliore. Dobbiamo però spesso scontrarci con risorse che non sono sufficienti per attuare i progetti che abbiamo in mente.

Il Concorso non è solo competizione ma offre concerti ed eventi collaterali. Cosa c’è in programma per quest’anno?

Il Concorso offre due appuntamenti importanti, aperti a tutti e gratuiti. Il 10 ci sarà il concerto inaugurale con la pianista Roberta Pandolfi e l’11 avremo ospiti i Tamburi del Vesuvio di Nando Citarella. Entrambi i musicisti saranno a Città di Castello anche come giurati del Concorso.

Altra iniziativa della scuola è preparare i nostri alunni per fare da guida nei giorni del Concorso. Gli studenti della scuola Alighieri-Pascoli saranno a disposizione delle scuole ospiti per far scoprire le meraviglie della città.

Parliamo un po’ di numeri con il direttore artistico del Concorso Zangarelli, il professor Marcello Marini

I numeri sono molto alti. Da quest’anno possiamo accogliere di nuovo le Orchestre scolastiche e l’adesione è stata straordinaria, parteciperanno 25 orchestre. Anche i solisti sono tantissimi; sono aumentati notevolmente gli alunni dei licei musicali e sono state istituite altre categorie di strumenti per far fronte alle nuove richieste: clavicembalo, organo, fisarmonica.

Parlando di numeri ci saranno circa 1300 ragazzi solo per le orchestre; gli altri, solisti o gruppi da camera, sono ancora difficili da quantificare ma probabilmente altrettanti. Gli alberghi sono pieni da Santa Maria degli Angeli alla zona del Lago Trasimeno e tutta l’alta Valle del Tevere.

Il Concorso contribuisce alla promozione del territorio, non solo di Città di Castello, ma diventa occasione della gita in Umbria.

 

 

Un’ultima domanda al dirigente Pettinari. Le competizioni musicali sono molto diffuse in tutta la penisola ma tante scuole rimangono fedeli e sono diventate ospiti stabili del Concorso. Qual è il segreto del successo dello Zangarelli?

Noi siamo una scuola e quindi ci rendiamo conto di tutte le esigenze che possono avere le scuole che arrivano. Facciamo in modo che l’accoglienza sia di prim’ordine. Il merito va a chi lavora nell’organizzazione che segue con competenza e dedizione sia le fasi del Concorso che le persone che partecipano, e al professor Marini, completamente a disposizione dei docenti ospiti.

Un’altra arma vincente è la grande qualità degli strumenti che mettiamo a disposizione, scelti e noleggiati per l’occasione e l’alto numero dei commissari che permette di poter svolgere le prove con tempi distesi.

La nostra priorità è che i ragazzi, al di là dei risultati della competizione, siano soddisfatti, si sentano accolti e valorizzati, vivano una bella esperienza di condivisione in un’atmosfera serena e di festa.

 

Stefania Cruciani

 

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