Grande successo di Fiorella Mannoia e Danilo Rea al Teatro Lyrick

ASSISI – Non è un caso forse che lo spettacolo proposto da Fiorella Mannoia e Danilo Rea si chiami “Luce” perché è proprio il faro sulla musica del ricordo che s’è acceso ieri sera in occasione del concerto proposto al Teatro Lyrick di Assisi, a poco più di due mesi dalla già riuscita data (del 3 settembre scorso), alla Rocca Medievale di Castiglione del Lago.

Durante l’esibizione la cantante romana ha posto l’accento su quest’aspetto; con il repertorio in scaletta il duo intende riportare alla luce” il patrimonio musicale del passato, di qualcosa che probabilmente non accadrà più, perché si pensi ciò che si vuole ma il confronto con ciò viene scritto oggi è davvero improponibile; ma il tutto espresso senza astio, semplicemente con la consapevolezza che è necessario continuare a far vivere, soprattutto nei giovanissimi, il ricordo degli artisti che purtroppo son venuti a mancare e delle pagine senza tempo delle loro opere.

Nell’introdurre la serata Mannoia ha ricordato che da lungo tempo lei e Rea avrebbero dovuto esibirsi assieme, cosa peraltro avvenuta sporadicamente, ma non la costanza di un tour, che sta ricevendo consensi in tutto il paese, e che dovrebbe portare anche all’incisione di un album, ma che ciò veniva sempre rimandato.

Ed è una fortuna per gli spettatori che l’entourage dei due abbia finalmente deciso di avviare questa collaborazione.

Niente orpelli, solo tanta luce sul palco, il pianoforte del pianista vicentino e la calda voce della cantante romana, semplicemente.

La locandina del tour

Primo a scendere sul palco il pianista che per una ventina di minuti si è esibito in solo eseguendo variazioni su brani tra i quali “4 marzo 1943” di Dalla, “Il pescatore” e “Bocca di rosa” di De Andrè, “Un giorno dopo l’altro” di Tenco e “Rocket man” di Elton John.

Quindi la cantante si è unito al pianista per eseguire un repertorio che ha toccato alcuni, in verità pochi, tra i brani che fanno parte della sua carriera come “Oh che sarà”, “Come si cambia”, “Sally” e “Quello che le donne non dicono” (eseguita tra i bis).

L’elenco delle date che proseguono fin quasi Natale

Poi spazio alla musica italiana, con “C’è tempo” di Fossati, “La donna cannone” di De Gregori, “Messico e nuvole” e “Via con me” di Conte.

Due soli brani di autori stranieri, l’immancabile “Quizas quizas quizas” di Osvaldo Farrés e “Besame mucho” di Consuelo Velázquez ed infine la parte nodale del concerto; i brani degli artisti ed autori scomparsi: “La cura” di Battiato, “Amore baciami” di Carlo Alberto Rossi, “Felicità” di Dalla, “Io vivrò senza te” ed “Insieme” di Battisti.

Non è mancato il divertissement con il pubblico, invitato a cantare soprattutto in “Messico e nuvole”, che si è prestato ed ha seguito alcune variazioni di velocità nell’esecuzione di Rea (che hanno però messo in difficoltà anche la cantante).

 

Durante i bis ecco la Mannoia intonare da sola le note di “Margherita” di Cocciante, seguita dal rientro in scena di Rea; poi un ricordo del padre di Fiorella che da piccola anziché leggerle le fiabe le cantava le romanze delle opere (e così ecco “E lucevan le stelle” da Tosca).

I due protagonisti si sono congedati con un brano dedicato ai tragici momenti che stiamo vivendo con le guerre da quasi due anni con il brano “Il disertore” di Ivano Fossati; soltanto applausi, e molto meritati.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.