PERUGIA – Franco Prevignano è un professionista dell’immagine, le sue fotografie abbinano tecnica raffinata e contenuti, sensibilità e originalità come testimoniano ampiamente anche le sue mostre, l’ultima “Rock Faces” davvero una genialiata in cui ha messo tutta la passione per la musica, per i Beatles e per la chitarra (rigorosamente elettrica, inevitabilmente Fender). Sabato 29 ottobre alle ore 18.30 al complesso monumentale di San Pietro presenterà il suo ultimo lavoro a Umbria Libri “Grand(angol)i e visioni” (Futura Libri) che è anche l’ennesima tetimonianza di un amore infinito per la sua città, Perugia, e che proprio per questo non può essere la classica guida come lui stesso tiene a sottolineare. Lo testimoniano queste fotografie contenute nell’opera.
Dal momento che ci conosciamo da un po’, gli abbiamo chiesto anche una anticipazione autografa per i lettori di vivoumbria.it.
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“(Grand)angoli e visioni”
di Franco Prevignano
E all’improvviso arrivò il Covid.
Per un bel po’ di tempo tutti chiusi in casa.
Giorni col freno tirato.
Giorni di progetti e di idee per il dopo.
Finalmente ecco che si poteva tornare fuori.
Da quel giorno ho cominciato ad uscire molto presto per riappropriarmi della città e per fotografarla come piaceva a me.
Dopo tanti progetti che avevano al centro Perugia ma sempre rigorosamente in bianco e nero (La memoria di marmo, Perugia Up & Down, Dentro, Perugia nascosta) era arrivato il momento di dare una mia nuova interpretazione della città, di trasfigurarla come l’avevo pensata durante la forzata reclusione: continuando a inquadrarla con un supergrandangolo, la mia ottica preferita, ma il colore doveva diventare protagonista. Un colore sfacciato e presuntuoso, il colore che volevo.
Ho cercato angoli che diventassero scenografie, set cinematografici dove la presenza umana è quasi sempre assente.
Luoghi conosciuti che ho voluto reinterpretare per farla diventare sempre più mia.
Silenziosa e magica.