MAGIONE – Si tratta dell’ingombrante eredità della storia che talvolta torna in maniera drammatica: è il caso che segnaliamo ai lettori di Vivo Umbria e viene dalla’area del Trasimeno. Infatti sono stati ritrovati a distanza a ottanta anni di distanza reperti bellici della Seconda Guerra mondiale.
Il caso ha voluto che proprio nella stessa giornata un’altra bomba a mano sia stata ritrovata in acqua da un pescatore sportivo lungo la riva del tratto di ciclopedonale che passa sotto Monte Del Lago.
Questa seconda bomba ha messo in particolare allarme per il punto in cui è stata rinvenuta: vicino alla riva e in un luogo molto frequentato. Situazione di pericolosità che è stata immediatamente segnalata alla Prefettura dagli agenti della Polizia municipale e dai carabinieri della stazione di Magione intervenuti sul posto predisponendo la perfetta bonifica del sito.
Sono quindi state attivate le misure di emergenza e la Prefettura ha disposto l’immediato brillamento di tutti e quattro gli ordigni avvalendosi degli artificieri antisabotaggio dell’Arma dei carabinieri che hanno messo in sicurezza prima la bomba rinvenuta nel lago e poi quelle in località Zocco. Tutti gli ordigni sono stati fatti brillare intorno alle 19 di ieri. Le operazioni sono iniziate alle 17. Per poterle effettuare in massima sicurezza per poco tempo è stata chiusa al traffico la strada provinciale SP316.