CASTIGLIONE DEL LAGO – Ieri, 20 agosto, ultima giornata del Trasimeno Prog Festival edizione 2023; ancora caldo, musica e cultura che vanno a braccetto.
In un angolo, nella carinissima location di Piazza Meoni – con il lago a far da sfondo – la presentazione del libro di M Deborah Farina Osannaples. Romanzo rock di un sogno psichedlelico con l’autrice e la graditissima partecipazione del direttore del Festival di Locarno Giona A. Nazzaro.
Un’oretta circa per analizzare questo libro (versione prosaica del film Osannaples) e le figure che hanno più caratterizzato entrambe le opere, come quella di Danilo Rustici, chiatarrista storico della formazione, scomapero proprio il giorno prima dekk’uscita ufficiale del film.
Trasferimento alla Rocca Medievale dove qualche inconveniente tecnico ha fatto slittare l’inizio della serata – iniziata con la presentazione del libro dell’assessore alla cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano (ringraziato per il supporto alla data di apertura inseita all’inetrno degli eventi di Destate la notte al ritmo di note e svoltasi ai Giardini del Frontone) Nazione pop. L’idea di patria attraverso la musica.
La serata sul versante musicale è stata aperta dagli Ancient Veil, con un concerto molto apprezzato.
La band ligure (Edmondo Romano; Alessandro Serri; Massimo Palermo; Marco Fuliano e Luca Scherani) per l’occasione ha voluto presentare in anteprima alla manifestazione il nuovo album Puer aeternus, di prossima pubblicazione, rendendone subito disponibili un numero limitato di copie appositamente realizzate.
Prima parte dedicata al materiale storico del gruppo – attiva da oltre trent’anni – come The dance of the elves, Rings of early light e la dolcissima You’l become the rain (part 1 & 2).
Quindi ampio spazio al nuovo album con l’esecuzione di ben sei brani (L’eterno tempo / Il distacco / La caduta sulla terra / Il senso dell’insensato / La comprensione del tempo / Puer aeternus e La miseria del mondo); sul palco con il gruppo alla voce anche Simona Fasano e Sophya Baccini.
Nel cambio palco ancora due brevissime chiacchiere con M Deborah Farina ed il suo libro sugli Osanna prima di presentare la band che ha chiuso il festival.
I Trip di Furio Chirico (Furio Chirico; Paolo “Silver” Silvestri; Giuseppe “Gius” Lanari e Marco Rostagno), hanno fornito un’ottima prova che ha attraversato il nuovo corso della band, eseguendo integralmente il nuovo album Equinox (al festival nella versione in cd + dvd, special giapponese 2 cd + dvd ed in anteprima in vinile).
Più tardi ecco il repertorio storico con l’album Atlantide (disco con cui Chirico debuttò nella formazione nel 1972), Caronte dall’omonimo lavoro del 1971 ed infine Corale, presente nel disco del 1973 Time of change, che non era mai stata eseguita live dalla formazione originale.
Un’edizione importante, baciata dalle favorevoli condizioni atmosferiche che in queste situazioni non guastano mai.
La conferma dell’importanza del prologo nel capoluogo e la sicurezza che le proposte di qualità (anche se di nicchia), non soltanto in termini musicali ma anche di cultura ed aggregazione, hanno sempre un buon riscontro; cosa della quale non si può che essere soddisfatti.
Foto di Maurizio Liscio