TERNI – Il Natale è un periodo che apre sempre i cuori alla generosità e all’aiutare il prossimo. E questo Natale 2020 non fa eccezione. Arriva da domenica 20 dicembre fino al 24 dicembre, la vigilia, Anche Scrooge è diventato buono. Un’idea nata per due nobili motivi: raccontare il vero senso di questa festività ai bambini di tutto il mondo e aiutare un giovane concittadino, “vittima di burocrati senza rispetto e incapaci di amare”. Il piccolo Andrea Mastrogiovanni è affetto da una rarissima malattia, solo 20 casi nel mondo, e ha bisogno di cure e assistenza.
L’iniziativa prevede cinque puntate in diretta Facebook, in cui l’attore ternano Riccardo Leonelli, recentemente volto del villain della seconda stagione di Nero a metà Leonardo Sfera, porterà in scena una parte del racconto ad appuntamento. Tutti gli episodi inizieranno alle 21, fatta eccezione per l’ultimo, quello del 24 dicembre, che inizierà alle 23, un’ora prima del “dodicesimo rintocco della dodicesima ora”. “Se vorrete assistere e far assistere i vostri bambini alla diretta di SCROOGE – ha pregato il pubblico Riccardo Leonelli – vi chiedo soltanto di fare una libera offerta alla famiglia di Andrea Mastrogiovanni. La visione delle puntate sarà ovviamente gratuita, ma un piccolo gesto di solidarietà non può che allargare il nostro cuore in questi tempi difficili. Se anche Scrooge può diventare buono, noi cosa stiamo aspettando? Grazie di cuore per quello che farete e buon Natale a tutti”.
Un occasione per un gesto di generosità prima di Natale e per rivivere una delle storie più amate, A Christmas Carol di Charles Dickens, riportata in vita per un altro Natale da Riccardo Leonelli. E il modo più corretto con cui lasciarvi spettatori a queste cinque puntate non è “Marley, prima di tutto, era morto”, piuttosto sono le parole di Fred, il nipote di Ebenezer Scrooge. “Il fatto è che io, caro zio, ho tenuto sempre al giorno di Natale, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona. Il giorno in cui uomini e donne aprono il cuore e il pensiero alla povera gente come a compagni di viaggio verso la tomba e non come ad un’altra razza di creature avviata per altri sentieri. È vero, zio, il Natale non mi ha mai cacciato in tasca un soldo, però io credo mi abbia fatto del bene e ancora me ne farà”.
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