Era già tutto annunciato, il ministro Franceschini lo ha solo ratificato ieri nell’audizione congiunta delle Commissioni Cultura di Camera e Senato: cinema e teatri ritorneranno in attività solo in Sardegna. In più chiuderanno nel Continente e in Sicilia i musei che avevano riaperto dal lunedì al venerdì in zona gialla. Perché zona gialla non c’è più da nessuna parte in Italia.
A questo punto cosa accadrà? Si deve solo sperare negli aiuti. “Ho chiesto di rifinanziare i sussidi anche per questi mesi di chiusura o di riaperture parziali, perché quando si potrà ripartire ci saranno aperture con numero limitato di spettatori – ha detto il Ministro -. Nel decreto Sostegni ho chiesto di rifinanziare le misure di sostegno per i lavoratori della cultura e dello spettacolo, in particolar modo quelli che non hanno un contratto a tempo determinato, per garantire così di superare questi mesi ancora difficili dove i luoghi della cultura rimangono chiusi e o con aperture parziali”. Franceschini ha sottolineato inoltre che il Piano nazionale di ripresa e resilienza destinerà alla cultura 5,6 miliardi di euro, e annunciato un “G20 della Cultura, con il quale portare i paesi del G20 su un documento condivisibile su temi importanti come la ratifica della convenzione di Nicosia e il Copyright”.