GUBBIO – E’ stato presentato a Palazzo Pretorio, in diretta streaming sul sito del Comune di Gubbio e sui suoi canali social, il Rapporto di Legambiente Ecosistema Urbano Umbria 2021, ovvero la versione regionale del Dossier nazionale che da 30 anni l’associazione ambientalista realizza insieme al Sole24Ore, con focus su Gubbio. A presentare i dati del dossier è stato Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria, alla presenza di Filippo Mario Stirati, sindaco di Gubbio, e Alessia Tasso, vicesindaco e assessore all’Ambiente.
Zara, nell’introdurre i dati del report di Legambiente, ha parlato di una “interlocuzione con il Comune di Gubbio che ci rende molto contenti: il nostro lavoro, giunto alla sua seconda edizione, non ha come scopo premiare o “bastonare” i Comuni umbri per le loro pratiche: noi mostriamo dati per proporre spunti di miglioramento continuo. E la nostra presenza qui, questa mattina, ha proprio questo senso. Per quanto riguarda Gubbio, nel dettaglio, abbiamo lavorato su 18 indicatori, suddivisi per categorie e tematiche. Il Comune di Gubbio, nella classifica di tutte le amministrazioni umbre, ha visto il maggior salto di classifica rispetto a tutti gli altri Comuni, scorrendo di sei posizioni in avanti. E le performance più consistenti – ha spiegato Zara – sono dovute al basso consumo di suolo, agli ottimi risultati in tema di gestione dei rifiuti e della loro bassa produzione, alla qualità della raccolta dell’organico, alla qualità dell’aria (numeri che sono naturalmente positivi anche grazie ai mesi di lockdown) e alle minori dispersioni idriche, anche se questo dato va migliorato, visto che ad oggi il 59% dell’acqua immessa negli acquedotti viene dispersa. I dati più deboli – ha sottolineato Zara – sono invece quelli relativi alla motorizzazione elevata (a Gubbio abbiamo registrato il numero più elevato di motoveicoli per abitante in Umbria) e la scarsa presenza di impianti da fonti rinnovabili rispetto alla media umbra e a quella regionale. Cruciale per mettere mano alle questioni più urgenti – ha chiuso il presidente di Legambiente – è il tema della riorganizzazione, ovvero della messa in campo di un insieme di azioni piccole e coerenti capaci di andare nella medesima soluzione: non serve la bacchetta magica, ma un nuovo approccio che parta dal piccolo e riorganizzi ciò che già esiste in una direzione di efficientamento e innalzamento della qualità”.
“Presentiamo questa mattina – ha detto Stirati intervenendo all’inizio della conferenza stampa – un report per noi davvero molto utile, sia per i risultati raggiunti, che naturalmente ci rendono orgogliosi, sia per i focus sul da farsi. Un momento che abbiamo pensato non certo per autocelebrarci, ma per mettere sul tavolo numeri e relative politiche. Le tematiche ambientali vanno affrontate a partire proprio dai dati e da report seri e accurati, come quello fatto da Legambiente. I numeri che oggi registriamo per esempio sui rifiuti ci fanno capire che siamo sulla strada giusta, e che abbiamo fatto un salto in avanti di cui andare davvero fieri. C’è ancora molto da fare, invece, sul tema della viabilità e dell’uso dei mezzi privati. Su questo stiamo lavorando, pensando per esempio a navette nel centro storico o a lavorare sul tema dei parcheggi, come si sta facendo in molti centri italiani. Si tratta di cambiamenti importanti, direi culturali. Dobbiamo anche lavorare sulla costruzione di comunità energetiche, terreno sul quale credo possiamo sensibilizzare molti cittadini”.
Anche il vicesindaco Tasso ha sottolineato l’importanza dei numeri presentati nel report, parlando del tema della sostenibilità ambientale come di un “tema strategico, chiave di volta per le politiche pubbliche. Siamo orgogliosi dei numeri registrati dalla differenziata e profondamente attenti ai segnali che ci arrivano su altri fronti: la nostra città, lo abbiamo visto, risulta essere in Umbria una delle più motorizzate, certamente anche per ragioni oggettive in virtù di un territorio molto esteso e caratterizzato forti pendenze, ma credo che, anche con i rincari dei carburanti, si stia creando proprio in questi mesi un contesto più che mai favorevole per proporre riflessioni e fare passi in avanti su questi argomenti. Stiamo pensando all’organizzazione di una offerta pubblica per il trasporto nel centro storico e a una riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico a chiamata o comunque con forme flessibili: sono cambiamenti che certo non si possono fare in tempi brevissimi e che prevedono modifiche radicali dello stile di vita e delle abitudini dei cittadini, ma siamo ottimisti, visti anche i cambiamenti e i virtuosismi registrati in questi ultimi anni sul tema della differenziata. Per quanto invece riguarda il tema della dispersione idrica e dell’acquedotto, voglio sottolineare i grandi investimenti proprio di questi ultime settimane sulla rete cittadina, penso per esempio alla zona di Padule, dove sono stati sostituiti km di condotte, nonchè acquisite importanti risorse per l’installazione di casette dell’acqua, sempre a Padule e presto a Mocaiana”.
Per leggere il report completo di Legambiente Umbria si può andare sul sito dell’associazione al link https://www.legambienteumbria.it/ecosistemaurbano/