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Foligno: inizia con "La teoria del cracker" la nuova rassegna di teatro contemporaneo allo Spazio Zut

FOLIGNO – Sesta stagione al via, proprio come gli anni di attività dello Spazio ZutVenerdì 6 dicembre (ore 21,15, biglietto unico 7 euro) ha inizio la nuova rassegna di teatro contemporaneo ‘Re: act’, il consueto tassello fondamentale della proposta culturale contemporanea della città di Foligno, con ‘La teoria del cracker’. Lo spettacolo della compagna umbra Occhisulmondo è l’esito di una delle residenze targate Cura (Centro Umbro Residenze Artistiche) sostenuto dal Mibact e di cui lo Zut fa parte.

La teoria del cracker

In un piccolo paese di 900 abitanti una donna si ammala. A pochi passi da lì, una città situata nel cuore dell’Italia ha come arterie fabbriche e inceneritori. Si producono nuvole grigie. In questo cuore, che batte irregolare, in nove anni si sono ammalati 3736 uomini e 3089 donne. “È lu bruttu male”, qualcuno dice in giro.  Una storia di nuvole tossiche e di amianto che coinvolge e sconvolge una nazione, un paese, una famiglia. Bisognerebbe, forse, imparare a restare in apnea. Perché respirare non è più così semplice.

Ambientato in una provincia italiana, una delle quarantaquattro aree inquinate oltre ogni limite di legge, lo spettacolo scava all’interno di una società apparentemente silente, per far risuonare le urla nascoste di un’umanità ferita. Al vaglio di una lente d’ingrandimento, da un punto di vista inusuale e scomodo, la storia è narrata dalla stessa malattia, ospite inaspettato e indesiderato dentro ad un corpo inconsapevole. Immagini ironiche e spietate che, insieme alle parole dell’insolito narratore, raccontano la storia di un paese, dei suoi abitanti e di una donna che, come altri, camminava e respirava sotto un cielo ricoperto da nuvole grigie.

‘La Teoria del cracker’ indaga l’invisibile e il suo paradosso. Un pugno stretto pieno di rabbia e poesia che, con violenta intensità, sbriciola tutto, lasciando tracce di un inno di-sperato alla vita.

“Quando mastichiamo un Cracker, il rumore che percepiamo dentro di noi è maggiore rispetto al rumore che sentono le persone che ci sono accanto. E così quando proviamo dolore” (Teoria del Cracker).

Adatto ad un pubblico dai 14 anni in su.

CON Daniele Aureli

PRIMO SPETTATORE: Massimiliano Burini

DRAMATURG: Giusi De Santis

ASSISTENZA AL LAVORO: Amedeo Carlo Capitanelli e Matteo Svolacchia

DRAMMATURGIA E REGIA: Daniele Aureli

ORGANIZZAZIONE: Elena Marinelli

CON IL SOSTEGNO DI: Fontemaggiore – Centro di Produzione, Corsia Of – Centro di Creazione, Spazio ZUT! Foligno, Teatro Thesorieri di Cannara, Centro Danza Perugia

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