Foligno Danza Festival, tre giorni di full immersion nell’arte coreutica

FOLIGNO – L’arte della danza, con la sua eterea eleganza e leggiadria, è stata protagonista di un intenso fine settimana nella città della Quintana: lezioni, spettacoli, concorsi, premiazioni; tre giornate dedicate a giovani ballerini e ballerine che con passione, rigore e determinazione inseguono il sogno del palcoscenico. Un evento che ha accolto artisti di fama internazionale, e ha dato la possibilità a 350 allievi provenienti da tutt’Italia, di seguire consigli, insegnamenti ed esempi di importanti professionisti e direttori di Accademie.

Domenica 8 settembre, a conclusione della IV edizione del Foligno Danza Festival abbiamo incontrato Maura Bocci, maestra di danza di Foligno, impegnata nell’organizzazione della manifestazione.

 

 

Quali sono i punti di forza del Festival?

Prima di tutto la formazione. Mettiamo al centro gli allievi e diamo loro la possibilità di studiare con insegnanti e direttori di prestigiose Accademie. Il Festival è un’occasione di studio, di incontro, di crescita, ma deve essere anche trampolino di lancio per chi può fare di questa passione una professione. L’altro punto di forza è il Premio Città di Foligno, istituito per valorizzare ballerini e coreografi che si sono distinti in ambito internazionale nell’ultimo anno.

Gli spettacoli serali sono gratuiti. Un’offerta lodevole per la cittadinanza

Gli spettacoli sono gratuiti perché vogliamo coinvolgere i nostri concittadini permettendo loro di conoscere ed apprezzare quest’arte sempre meno presente nei cartelloni delle stagioni teatrali. Nelle serate abbiamo visto danzare giovani promesse e professionisti affermati. Un’opportunità per la nostra città, ma anche per i ragazzi che possono ammirare i grandi della danza e vedere come può procedere il loro percorso.

Un Festival che permette agli allievi di vivere la danza a 360 gradi

Sì, una vera immersione: le lezioni, il concorso di fronte alla commissione composta da autorevoli maestri, e gli spettacoli con ballerini emergenti e professionisti. Vorrei sottolineare la presenza della MM Contemporary Dance Company del coreografo Michele Merola protagonista, nella serata di venerdì, di una splendida e trascinante esibizione sulle note di Vivaldi. Nel gran gala di danza classica e contemporanea del sabato, invece, si sono esibiti i vincitori del Premio per la danza “Città di Foligno”: solisti dell’English National Ballet, dell’Opera di Parigi, da Stoccarda, da Amburgo e dalla Scala di Milano. Quasi tutti lavorano all’estero perché, purtroppo, fare danza nel nostro paese è difficilissimo e ieri sera si sono ritrovati a Foligno per ballare e per ricevere il premio; una grande emozione per le loro famiglie, accorse qui da tutt’Italia.

Il festival sta crescendo sempre di più e quest’anno è arrivato a 350 iscritti

Abbiamo dovuto fermare le iscrizioni a luglio perché avevamo già raggiunto il numero massimo. Se avessimo a disposizione altri luoghi per le lezioni potremmo accogliere più allievi. Il merito del successo è sicuramente del direttore artistico Alessandro Rende, ballerino e docente della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, molto apprezzato e seguito dai ragazzi. Tiene stage di livello internazionale ed è il direttore artistico dell’Italian Dance Award, un concorso di grande rilievo al quale si accede attraverso una selezione molto dura. Avere Rende come direttore del Foligno Danza Festival è un privilegio.

 

 

Tanti anni di insegnamento e il ruolo impegnativo di gestire e seguire tutte le fasi del Festival

Ho una scuola qui da trent’anni e contribuire alla realizzazione del Festival è un coronamento della mia attività di insegnante. L’organizzazione sul territorio è un lavoro difficile e faticoso, ma, nonostante i problemi, sarà mia premura continuare ad impegnarmi per la crescita del Festival, perché la danza è la mia grande passione e perché amo la mia città.

Stefania Cruciani: Pianista e cantante folignate. Divulgatrice musicale per l'emittente web Radio Mozart Italia. Redattrice della rivista musicale Dirigo e del magazine culturale Vivo Umbria.