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Fojata e attorta, Sellano prende tutti per … la gola

SELLANO – La Sagra della fojata e dell’attorta a Sellano da giovedì 11 a domenica 14 agosto al villaggio della Protezione civile, a Villamagina, per offrire ai turisti la possibilità di assaggiare alcune delle specialità tipiche della Valnerina. Tra queste, appunto, anche le due torte della tradizione locale, la fojata salata e l’attorta dolce, le cui ricette si tramandano da tempi remoti di generazione in generazione. La fojata è una torta realizzata con una sfoglia di pasta sottilissima ripiena di verdure, erbe, formaggio e uova. mentre l’attorta è costituita sempre da una sfoglia sottilissima ma farcita con mele, uva passa, frutta secca e alchermes. Due specialità che negli ultimi anni hanno anche ottenuto la Denominazione comunale di origine (Deco) dal Comune di Sellano. Accanto a queste, gli stand gastronomici offriranno anche fettuccine e gnocchi al tartufo, al cinghiale e al castrato, agnello scottadito e lumache al sugo.

Fojata

L’attorta è fatta con una sfoglia sottilissima farcita con mele, uva passa, frutta secca e alchermes. Due specialità che negli ultimi anni hanno anche ottenuto la Denominazione comunale di origine (Deco) dal Comune di Sellano. Accanto a queste, gli stand gastronomici offriranno anche fettuccine e gnocchi al tartufo, al cinghiale e al castrato, agnello scottadito e lumache al sugo.

Attorta

Ad accompagnare menù ci sarà anche tutta una serie di intrattenimenti che sono stati presentati oggi, martedì 9 agosto, nel palazzo della Provincia di Perugia dal vicesindaco e dal vicepresidente della Proloco Marco Massimiani.

Proprio quest’ultimo ha ricordato come la fojata e l’attorta siano “le due punte di diamante del nostro territorio, piatti che vogliamo far conoscere e apprezzare anche a chi viene da fuori regione e che, in effetti, ogni anno attraggono una moltitudine di turisti desiderosi di degustare i sapori di una volta”. Entrambi questi piatti, infatti, venivano preparati dalle massaie, soprattutto in occasione delle festività religiose, e tutt’ora vengono realizzati in molte famiglie della Valnerina e, ultimamente, anche in alcuni

“Questo evento, giunto alla diciannovesima edizione – ha spiegato Massimiani –, è molto sentito dalla popolazione locale. Ma il suo punto di forza è quello di riuscire ad attirare turisti da tutto il Paese e a far conoscere così l’intera Valnerina. Grazie a queste sagre promuoviamo il nostro territorio”.

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