Fino al 13 settembre a Narni Scalo è la Madonna del Ponte

NARNI – Nell’anno 2004 si celebrarono i 250 anni dell’ incoronazione della immagine della Madonna del Ponte. Ma la devozione e i festeggiamenti per la Mamma Celeste non sono mai terminati. Il Santuario e’ da sempre meta di visitatori e devoti, che qui chiedono con preghiere e suppliche, le grazie. Iniziati il 6 settembre e fino al  13 di questo mese si svolgono anche in questo 2020 di covid  i festeggiamenti al Santuario.

Narni, Santuario Madonna del Ponte

Iniziative prevalentemente volte alla cultura e alla fede. Tutto ruota attorno al luogo, situato allo scalo in prossimita’ dello storico Ponte di Augusto, ai margini dell’area industriale. La fede popolare verso la Madonna del Ponte e assai sentita non solo dai residenti ma anche da una buona parte del mondo cattolico umbro. Inizio’ il culto nell’anno 1901 dai Padri Salvatoriani congregazione religiosa fondata a Roma nel 1881 da un sacerdote tedesco padre Jordan Francesco Maria della Croce. La casa madre ancora oggi e’ in Roma in via della Conciliazione, e molte case operative in tutto il mondo: scuole, parrocchie e missioni. Passiamo a raccontare la storia del Santuario e la devozione Mariana. La grotta situata vicino al ponte, crollato in parte, in origine era il fulcro di tale devozione, dove le pareti erano affrescate con immagini Mariane e i pellegrini e viandanti spesso sostavano in preghiera. Con il ponte nuovo edificato nel 1200 la grotta cadde nell’ abbandono fino al 1714,  quando un cacciatore Angelo Fanelli, riparandosi nella grotta, forse per sfuggire ad un temporale, notò l’immagine della Madonna dipinta sul muro con una strana lucentezza. La straordinaria scoperta desto’ meraviglia non solo nel giovane cacciatore ma anche dalle persone, che recandosi sul luogo organizzarono vivaci  pellegrinaggi. Si verificarono allora numerosi prodigi come e’ testimoniato dai tantissimi ex voto appesi all’ interno della grotta e dello stesso Santuario. Quindi si diete inizio alla edificazione del Santuario che racchiudesse la grotta. (In origine sembrerebbe che la stessa grotta, fosse stata il luogo di una sepoltura romana, successivamente edicola religiosa dedicata al Salvatore, come e’ espresso in un affresco nella parete di fondo, ora, un frammento della mano sinistra).
Narni, Santuario Madonna del Ponte, stucchi baraocchi

Sulla parete della grotta sono presenti alcuni dipinti. Alla destra del frammentario Salvatore e’ dipinto San Pietro che tiene nella mano sinistra una lunga asta dove pendono le caratteristiche chiavi; seguono San Giovanni Evangelista, San Giovenale e Sant’Antonio Abate. Alla sinistra un frammentario Vescovo, un giovane Apostolo dai lunghi capelli, con in mano una lunga pergamena che potrebbe essere identificato come Giuda Taddeo. Il dipinto della Madonna col Bambino e’ il meglio conservato ed e’ situato nell’angolo della parete di fondo con quella laterale sinistra. Sulla parete di destra una Crocefissione con l’ Apostolo Giovanni. Dalle linee e dai vestiti tipici bizantini si fanno risalire questi affreschi al XII secolo, prodotti dai monaci benedettini della vicina abbazia di San Cassiano, mentre il dipinto della Vergine e’ posteriore.
Narni, Santuario Madonna del Ponte: affresco Madonna col Bambino incoronati

La Madonna rassicurava chi doveva passare lungo il pericolante ponte. L’ edificio fu Consacrato solennemente nel 1728. E’ opera dell’ architetto milanese Giovanbattista Giovanni detto Battistini sul modello Mariano di Loreto ( ingloba la grotta al suo interno). L’ esterno e’ semplice, la facciata culmina con un grande timpano, due coppie di pilastri e una finestra al centro, mentre sulla sinistra si eleva il campanile edificato successivamente. La facciata subì danni nel 1944 e fu ricostruita dai padri Salvatoriani nel 1946. Il sagrato e’ semicircolare con due scalinate, al centro una statua della Madonna collocata  nel 1947 a ricordo delle missioni dei padri Redentoristi.
Narni, Santuario Madonna del Ponte: interno della grotta

L’ interno del Santuario e’ a pianta rettangolare, unica navata, classico stile settecentesco. La parte superiore e’ a volte a tutto sesto terminati con due arconi,  il tamburo sorregge la cupola dove due angeli sorreggono un medaglione con le iniziali della Madonna sotto e’ scritto: IN CAPITE EIUS CORONA STELLARUM DUODECIM. Sotto la cupola e situata la grotta racchiusa e arricchita da statue  e altorilievi in stucco bianco in stile Barocco, opere dello scultore Michele Chiesa da Como autore anche degli altari delle due cappelle laterali. Colpisce l’ ingresso della grotta il frontespizio che sembra avvolta per le sue tonalità in una mistica nuvola. Nella parte superiore di essa e’ stata collocata la statua dell’ Assunta con dodici teste cherubiche a corona. Ai lati due statue femminili quella di destra ha in mano uno specchio, rappresenta la virtù della giustizia (speculum justitiae) quella di sinistra tiene in mano  un libro ossia la virtu della Sapienza ( Sedes Sapientiae) ai piedi due angeli. Sopra l ingresso della grotta, protetta da una cancellata di ferro e’ situata una statua dell’ Arcangelo Michele che sconfigge il demonio; a destra San Giuseppe con il bastone fiorito; al centro un angelo che tiene in mano la bilancia della giustizia dove sui due piatti sono le teste di Adamo e di Gesu. All’ esterno dell’ ingresso della grotta si possono notare due bassorilievi raffiguranti due statue che sorreggono una torre e una cupola e raffigurano Turris Davidica e Turris Eburnea. L’ altare e’ costituito da un cippo di colonna romana con  scanalatura in stile dorico. Il simulacro della Vergine  e’ incorniciato da una decorazione dorata e posto sotto protezione di uno spesso vetro. La Madonna tiene seduto sulle ginocchia di sinistra il Bambino Gesu benedicente con la mano destra mentre con la sinistra tiene un nastro con la scritta: EGO SUM VIA. Un motto che sta a rassicurare coloro che dovevano passare su quell’ antico ponte pericolante: lo sguardo della Madonna infatti, invece di dirigersi verso il Figlio si rivolge verso l’orante. Il 5  Maggio del 1754 il Cardinale Carlo Maria Sacripanti incorona l’immagine della Madonna col Bambino presso il Santuario. Fu quella la prima grande festa accompagnata dal suono delle campane di tutte le chiese della città di Narni che si mettevano a suonare tre volte al giorno per una intera settimana. Quindi, in breve, questa e’ la storia della devozione e del Santuario della Madonna del Ponte che in questi giorni fino al 13 si potrà visitare e pregare.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.