Fine settimana con la due giorni del Fondo ambiente italiano

E’ alle porte la due giorni del Fai, Fondo ambiente italiano, fissata per sabato 23 e domenica 24 marzo.  Anno dopo anno le Giornate Fai di Primavera crescono nelle adesioni e nel consenso: questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in Italia, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni e ai 40.000 apprendisti ciceroni.
Di seguito le aperture più interessanti in Umbria segnalate dal Fai.
PERUGIA
CHIESA DI SAN MATTEO DEGLI ARMENI
La chiesa, normalmente chiusa al pubblico, è parte del complesso monumentale omonimo, che dal 1272 al XVI secolo ha ospitato una comunità di monaci armeni in fuga dalle persecuzioni iconoclaste. Lo stile architettonico, riconducibile a quello romanico-gotico, richiama quello di alcuni templi perugini, quali San Bevignate e San Francesco al Prato. Alle pareti sono visibili resti di affreschi tra i più antichi di Perugia, tra cui una Madonna tra angeli e santi, datata 1348 e
firmata da Sabatello, artista locale ispirato dalla scuola senese; la figura di San Leonardo liberatore dei prigionieri è stata identificata anche come San Sargis, martire del IV secolo venerato dagli Armeni. Sugli affreschi si intravedono alcuni graffiti in lingua armena lasciati dai pellegrini, di cui alcuni con notazioni musicali.
Apertura: sabato, ore 12 – 13; domenica, ore 12 – 13 / 17 – 18
CITTÀ DELLA PIEVE
PALAZZO ORLANDI CARDANI, ISTITUTO FOSCHINI
Fu vescovo Foschini a donare alla sua morte una somma di denaro alla città perché si istituisse un luogo di istruzione femminile. A questa volontà testamentaria diede seguito il vescovo Tacci, dando il via ai lavori di ristrutturazione di Casa Orlandi-Cardani. Nel 1901 il vescovo chiamò in città le Missionarie del Sacro Cuore a cui donò la casa come centro di educazione; con la scuola elementare, asilo e una scuola di cucito. Nel 1928, il preside Carlo Martegiani
decise lo spostamento dell’asilo infantile presso l’Istituto del Sacro Cuore, spazio moderno e attrezzato affidato alla direzione delle Figlie di Nostra Signora al monte Calvario. La parte monumentale del palazzo, normalmente chiuso al pubblico, conserva ancora il suo aspetto originario, con ambienti riccamente decorati e giardini, realizzati negli antichi camminamenti medievali delle mura.
Apertura: sabato, ore 15.30 – 18; domenica, ore 10 – 13 / 15.30 – 18
SPELLO 
ORATORIO DELLA MORTE
La Confraternita della Morte, fondata nel 1550 con il titolo de la Pietà, si occupava della sepoltura dei morti e di altre opere pie e aveva sede inizialmente nell’oratorio di S. Antonio. A inizio Seicento, per iniziativa di don Giovanni Jacoberi, la confraternita fece costruire un nuovo oratorio attiguo alla chiesa di San Gregorio Magno, risalente al
1573, cui concorsero numerose famiglie facoltose spellane: di questo si ha testimonianza sulle pareti interne dove compaiono i nomi di coloro che sostennero la costruzione. L’oratorio è a pianta rettangolare con copertura a botte e orientamento perpendicolare rispetto alla chiesa. La volta a padiglione è ornata da Sibille e Profeti disposti intorno all’Eterno con angeli. Sulla parete di fondo, sopra l’altare, si innalza un crocifisso ligneo del XVII secolo.
Apertura: sabato, ore 15 – 18; domenica, ore 10.30 – 12.30 / 15 – 18
CANNARA
CHIESA DELLA MADONNA DELLE PIAGGE
La chiesa della Madonna delle Piagge, prossima al paese e solitamente chiusa al pubblico, si vuole eretta dalla pietà dei
fedeli di Collemancio agli inizi del Cinquecento, anche se le prime notizie riguardanti la Maestà risalgono all’inizio del secolo precedente. Di forma semplice, quadrangolare, è in muratura di blocchi squadrati di pietra arenaria locale, con l’impiego di materiali provenienti dal vicino sito archeologico di Urvinum Hortense. L’interno conserva ancora un coro ligneo a cui si accedeva da una scala non più esistente. Dell’affresco posto sopra l’altare restano visibili due angeli e un santo. La chiesa ha carattere processionale, con due porte da cui entravano e uscivano i fedeli per adorare la
Vergine.
Apertura: sabato, ore 15 – 17; domenica, ore 10 – 17
UMBERTIDE
GIARDINO DI VILLA PACE
Un rigoglioso giardino, normalmente chiuso al pubblico, circonda Villa Pace che, ricostruita nel 1880, sorge su una collina a nord-est di Umbertide. Il semplice stile architettonico della villa si fonde con il verde in cui è immersa. Nel giardino si possono ammirare alberi maestosi, aiuole fiorite e perfino un boschetto di bambù giganti.
Apertura: sabato, ore 14.30 – 18; domenica, ore 10.30 – 13 / 14.30 – 18
GUARDEA
CASTELLO DEL POGGIO
Da avamposto difensivo sulla valle del Tevere a centro internazionale di cultura: il Castello del Poggio è posto sulla sommità della collina che sovrasta l’attuale Guardea, oggi residenza privata solitamente chiusa al pubblico. Il castello fu edificato nella prima metà del secolo XI con funzione di difesa su una preesistente rocca altomedioevale. Composto di più recinti fortificati intorno al nucleo centrale, ha subito un importante intervento nel XVI secolo che ne ha
ingentilito le forme. Illustri personaggi hanno attraversato le sue antiche mura: da Federico I Barbarossa a Carlo V, Cesare e Lucrezia Borgia, Filiberto di Savoia, Olimpia Pamphili e Galileo Galilei. Dopo i primi interventi novecenteschi di ripristino, dovuti all’attore americano Jimmy Savo e a sua moglie, l’ultimo significativo restauro si deve agli attuali proprietari che ne hanno fatto la sede di un Centro di Coscienza Planetaria del prestigioso Club di Budapest.
Apertura: sabato, ore 14 – 17.30; domenica, ore 10 – 17.30
Prima di recarsi a visitare i luoghi è opportuno verificare sul sito web www.giornatefai.it eventuali modifiche di orari di apertura, variazioni di programma in caso di condizioni meteo avverse o imprevisti e la possibile chiusura anticipata delle code a causa della grande affluenza di pubblico.
 

Redazione Vivo Umbria: