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“Fiesta” al Mancinelli: il tributo molto particolare di Fabio Canino a Raffaella Carrà

ORVIETO – Domenica 17 marzo, alle ore 18, c’è “Fiesta” al Mancinelli di Orvieto con  un appuntamento all’insegna, è evidente fin dal titolo, di Raffaella Carrà con Fabio Canino, Diego Longobardi, Sandro Stefanini, Simone Veltroni e Antonio Fiore. Metteranno in scena una pièce originale che coinvolge direttamente il pubblico in platea che avrà  la possibilità di scegliere fra ben tre finali.

Dopo oltre vent’anni Canino che ha scritto il testo insieme a Roberto Biondi e Paolo Lanfredini riporta in scena la commedia-tributo datata 2001 in cui ci si diverte, riflettendo, sul mondo gay e su argomenti di attualità, dalla politica alla religione, affrontando temi a volte leggeri, a volte spinosi con satira di costume e autoironia.

LO SPETTACOLO

“Battute pungenti, dialoghi serrati e tanta, tanta musica – si legge nella presentazione dello spettacolo – sono il cuore della particolare fiesta in omaggio a quell’idolo da portare stampato sulla propria maglietta, simulacro a cui dedicare un angolo votivo nella propria casa. Luca è il più scatenato, fedele e innamorato fan tanto da celebrare ogni 18 giugno il compleanno del suo mito dal caschetto biondo con una vera e propria festa piena di balli, canti, torta e invitati. Alla serata invita i suoi due migliori amici, Renato e Ivano, il primo un esuberante infermiere amante della palestra e dei bei ragazzi, il secondo un aspirante scrittore, uomo di fede e truccatore di una nota diva. A sorpresa sopraggiunge un terzo ospite, Giuseppe, collega di Luca dall’incerta – solo per lui – identità sessuale… La fiesta, così, sarà presto un pretesto per piccanti confessioni tra amici, ma anche per liberare gli animi da desideri e paure. Come in tutti i party che si rispettino, arriverà l’elemento dirompente: Massimo, “eterosessuale al 150%”. Sarà lui a mettere in crisi le convinzioni di Luca e company o saranno loro a mettere in crisi il fascinoso poliziotto? Una cosa è certa: qualsiasi sia il risultato, ci sarà da ridere”

LA SCHEDA

La regia è di Paolo Di Blasio. I costumi di Maria Sabato, le scene di Giacomo Celentano, i movimenti coreografici di Cristina Arrò ispirati alle coreografie originali di Gino Landi. Produzione versione 2020 di Alessandro Longobardi.

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