SPOLETO – Un rapporto artistico nato grazie a Sergio Piazzoli, giustamente convinto che l’Ensemble Micrologus e Vinicio Capossela avessero molte cose in comune: in primo luogo la passione per la ricerca musicale, medievale da un lato, popolare folclorica dall’altro. Poi la consapevolezza e la determinazione nel voler proporre al pubblico partiture ardite con il coraggio di chi osa in nome della tradizione e della storia. Il modo, infine, meglio l’etica, che a loro modo di vedere sottende l’esistenza, la persistenza del musicista nell’ambito artistico e nella vita.
Il 7 luglio in Piazza Duomo questi due mondi incontreranno quelli del Festival di Spoleto, potremmo, dire in una congiunzione naturale, quasi inevitabile. Anche perché ormai da due anni Vinicio Capossela si avvale della collaborazione costante di due membri dell’Ensemble di Assisi: Peppe Frana e il suo magico liuto e Giovannangelo De Gennaro, polistrumentista e voce.
Sul palco ci sarà il nucleo storico Micrologus, ovvero Patrizia Bovi, Goffredo degli Esposti e Gabriele Russo che assieme ad Adolfo Broegg fondarono l’Ensemble nel 1984.
Micrologus e Capossela: ormai vecchie conoscenze…
“In effetti con Vinicio c’è una persistenza artistica di lunga data -ci spiega Goffredo Degli Esposti – mi viene in mente il concerto nella piazza della Basilica Inferiore di Assisi di sei anni fa. Stavolta al Festival di Spoleto dove peraltro ritroveremo due dei componenti dell’Ensemble Micrologus, suoneremo assieme a lui alcune delle canzoni contenute nel suo ultimo album ‘Ballate per uomini e bestie’ che tra l’altro ha ottenuto il Premio Tenco, proprio perché ci sono musiche di ispirazione medievale”.
Dunque una pertinente partecipazione la vostra a questo concerto…
“Direi proprio di sì”.
In particolare con Vinicio cosa suonerete?
“Detto che con lui c’è sempre un piacevolissimo margine di improvvisazione – sorride Goffredo Degli Esposti – sicuramente suoneremo ‘Danza Macabra’ che peraltro da sempre fa parte del nostro repertorio, ovviamente in una forma riveduta e riarrangiata. Poi proporremo ‘Perfetta Letizia’ ispirata a un fioretto di San Francesco d’Assisi“.
Ci sarà anche uno spazio tutto vostro?
“Sì, diciamo che ci scambieremo i ruoli durante il concerto: ci sarà infatti un momento in cui suoneremo alcuni brani dei Micrologus e Vinicio sarà con noi”.
Un bel palcoscenico quello dei Festival dei Due Mondi…
“Davvero, una piazza magica e di grande prestigio. Per noi sarà certamente un bellissimo palcoscenico per far risuonare la musica che amiamo e per il pubblico, auspichiamo, l’opportunità di ascoltare sonorità particolari fuse a quelle di Capossela”.
Sarà davvero un bel sentire.