ASSISI – Si è concluso ieri, 29 marzo, con l’assegnazione dei premi a Comuni e realtà associative il primo “Festival dell’Amministrazione condivisa dei beni comuni” che si è svolto ad Assisi con oltre 250 partecipanti da tutta Italia. Per tre giorni, dal 27 al 29 marzo, sindaci, assessori, ricercatori, amministratori pubblici, sociologi, cittadini attivi, specialisti di partecipazione pubblica, si sono confrontati su temi di grande attualità, con Assisi che si è proposta come laboratorio e punto di riferimento sul tema dell’amministrazione condivisa, nuovo modello culturale, politico e amministrativo per dare risposte più efficaci ai bisogni della comunità.

“Grazie a diversi patti di collaborazione con associazioni e privati – ha sottolineato Veronica Cavallucci, assessore alla cultura di Assisi – siamo riusciti a trovare soluzioni a problemi che altrimenti sarebbero rimasti irrisolti. Il ruolo della PA è fondamentale per intercettare i bisogni e capire dove applicare l’amministrazione condivisa, come risposta innovativa. Queste forme di gestione dei beni comuni vanno promosse, anche attraverso un’adeguata formazione all’interno degli enti locali”.
Al festival hanno partecipato rappresentanti di grandi e piccoli Comuni da tutto il Paese, come ad esempio Roma, Milano, Torino, Bologna, Modena, Cuneo, Parma, Pavia, Trento, Sciacca, Perugia, Foligno, Spoleto, fino a realtà come Naragus (Sardegna) con 800 abitanti, Roseto Capo Spulico (Calabria) con 1.800 residenti e il piccolissimo Fontecchio (Abruzzo) con 280. Da tante parti d’Italia anche le realtà associative e i cittadini presenti. In generale, il 39% degli aderenti si è iscritto all’iniziativa come appartenente alla pubblica amministrazione, il 28% ad associazioni e terzo settore, il 14% come cittadino attivo, il 13% come legato ai settori università e scuola, il resto ad altre categorie. Il quadro emerso dal confronto racconta un Paese che avverte la necessità di ampliare la rete fra istituzioni, enti locali, associazionismo, terzo settore, privato sociale e cittadinanza per dare risposte più efficaci ai bisogni delle persone, dei territori e delle comunità.
Il tutto si è concluso con l’assegnazione del premio “Patti per collaborare 2025”, istituito per l’occasione e finalizzato a valorizzazione e divulgazione di buone pratiche di amministrazione condivisa. Per la sezione “Patti”, è stato premiato il comune di Sciacca in Sicilia con la “Casa del Volontariato”, che ha utilizzato un bene confiscato alla mafia per attività a servizio della comunità, con numerose associazioni coinvolte. Menzioni speciali per i Patti di collaborazione delle città di Prato e Pavia. Per la sezione “Enti locali”, riconoscimento al comune di Rosignano Marittimo in Toscana per la gestione condivisa di un centro dedicato ai bisogni degli anziani. Menzione speciale per il comune di Trento. Per la sezione “Idee”, premiato il comune di Marsciano per il progetto “Patti per Fersinone”, che punta a cura e gestione condivisa di aree verdi e boschive del territorio, insieme al Fondo forestale italiano e ad altre realtà associative. Menzione speciale per la città di Settimo Torinese.
Valter Stoppini, sindaco f.f. di Assisi, in un messaggio di ringraziamento inviato ai partecipanti del festival per la chiusura dei lavori, ha sottolineato come “in questi giorni abbiamo imparato che il futuro delle nostre città si costruisce tutti insieme, che la condivisione è cura e che la cura è un atto dal profondo valore politico, che si alimenta attraverso la fiducia e ha bisogno dell’impegno, della passione, delle capacità di ogni persona e dell’intera comunità”.
Visto il successo registrato, gli organizzatori hanno annunciato che la seconda edizione del “Festival dell’Amministrazione condivisa dei beni comuni” si terrà ad Assisi dal 26 al 28 marzo 2026, con nuovi temi e prospettive a partire dagli spunti emersi nel confronto di questi giorni.
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L’iniziativa è stata organizzata da Comune di Assisi, Labsus-Laboratorio per la sussidiarietà e Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Perugia, con la segreteria tecnica della cooperativa Fare, il patrocinio e il sostegno della Regione Umbria e il patrocinio di Anci Umbria.