ACQUASPARTA – Avrà come titolo “Theatrum Totius Naturae” la XXIII edizione della “Festa del Rinascimento” che si svolgerà ad Acquasparta da sabato 11 a domenica 26 giugno e che è stata presentata oggi a Palazzo Donini.
“Per due settimane Acquasparta sarà un paese in festa – ha detto Chiara Andreucci, Presidente Ente Il Rinascimento ad Acquasparta – animato dalla passione dei contradaioli pronti a dare il meglio di sé nei cortei e nelle sfide, ad attendere i visitatori nelle taverne in un clima di accoglienza ed amicizia. Acquasparta sarà anche luogo di spettacolo e cultura, in cui riscoprire alcuni dei numerosi impulsi che hanno animato il tardo Rinascimento, epoca che risplende di arte e bellezza, ma anche profondamente rivoluzionaria. Di questa rivoluzione Federico Cesi, duca di Acquasparta, è stato uno dei protagonisti e dei fautori, insieme ai membri dell’Accademia dei Lincei, fra i quali spicca il nome di Galileo Galilei. Ma ciò che conta ancora di più, è che Acquasparta sarà un paese in cui moltissime persone saranno pronte a mettersi in gioco, ciascuna secondo le proprie inclinazioni, la propria disponibilità, i propri interessi, per dare valore al luogo nel quale hanno scelto di vivere e che amano. È questo il valore aggiunto del vivere in Umbria, terra ricca di realtà simili alla nostra, in cui il gioco e la festa non hanno importanza solo in quanto tali, ma creano comunità, scandendo un tempo che è di tutti”.
Ad intervenire inoltre in conferenza stampa, Carlo Paolocci, presidente AURS – Associazione Umbra Rievocazioni Storiche, e il Sindaco di Acquasparta il quale ha ricordato come la “manifestazione, organizzata dall’Ente Il Rinascimento ad Acquasparta, con il patrocinio ed il supporto dell’Amministrazione comunale, è nata per celebrare l’arrivo in città di Federico Cesi, detto il Linceo”.
La storia
Dall’11 al 26 giugno, si darà vita con scrupolosa fedeltà storica e forte coinvolgimento degli abitanti, alla rievocazione che affonda le proprie radici nei festeggiamenti che la piccola comunità organizzò in occasione dell’arrivo di Federico Cesi, una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, uno dei primi fautori in Italia dell’astronomia post-copernicana, appassionato studioso di scienze naturali, soprattutto di botanica, che si trasferì ad Acquasparta poco dopo il matrimonio con la giovane Artemisia Colonna, avvenuto nel 1614. Sfilate in costumi d’epoca, sfide fra contrade, spettacoli, iniziative per i più piccoli e le immancabili taverne tipiche, saranno infatti gli ingredienti della XXIII edizione della “Festa del Rinascimento”, durante la quale le tre contrade del borgo – San Cristoforo, Porta Vecchia e Il Ghetto – si contenderanno le “chiavi” della Città.
Perché “Theatrum Totius Naturae”
La “Festa del Rinascimento” 2022 avrà come titolo “Theatrum Totius Naturae” – opera iniziata e mai conclusa di Federico Cesi, che avrebbe dovuto essere la Nuova Grande Enciclopedia Scientifica Naturalistica, costruita grazie alla libera osservazione sperimentale con gli innovativi, per l’epoca, strumenti tecnici della ricerca, il telescopio e il microscopio – e si aprirà sabato 11 giugno, alle ore 21.30 con il “Grande Corteo delle Contrade” che in questa edizione vede il regista Germano Rubbi coordinare la sfilata in preziosi abiti rinascimentali, dal titolo “Metamorfosi: la terra, gli astri, l’uomo”, valorizzata da performance e rappresentazioni che si ispirano al capolavoro di Ovidio, in particolare ai miti che narrano la nascita degli elementi naturali.
La sfida
Le tre contrade si sfideranno poi durante i quindici giorni di festa, in diverse gare a cui il pubblico potrà assistere: la Gara Gastronomica (in programma lunedì 13 giugno) che quest’anno avrà come protagonista il tartufo, prodotto eccellente del territorio, che ha recentemente ricevuto il prestigioso riconoscimento dell’inserimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO (Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali). La ricetta su cui le tre contrade si sfideranno sarà il “Pasticcio di Vitella” così come riportata nell’opera “L’Epulario” di Giovanni del Turco; il Grande Gioco dell’Oca (sabato 25 giugno) una riproposizione vivente del gioco da tavolo le cui origini, nella sua versione moderna, risalgono alla seconda metà del Cinquecento; la “Giostra dei Tamburi sonanti” (venerdì 17 giugno) sfida tra i tamburini delle contrade arricchita dallo spettacolo degli sbandieratori di Sangemini, e la Gara “Il Teatro di Contrada” in cui ogni contrada, con propri attori amatoriali mette in scena una libera interpretazione teatrale di un testo scritto prima del 1630, rielaborato ed adattato; in questa edizione le compagnie di contrada si esibiranno su testi di W. Shakespeare e F. De Rojas.
In alto i calici
Molteplici le iniziative collaterali rivolte al pubblico che andranno ad arricchire il programma: dalle passeggiate fotografiche alla scoperta del territorio, degli animali, delle orchidee spontanee, degli arbusti ed alberi tipici; alla degustazione di vini, a cura di AIS Umbria – Associazione Italiana Sommelier, nelle sale rinascimentali di Palazzo Cesi “Nel bicchiere del celivago – Viaggio giocoso tra vini e pianeti”; agli spettacoli teatrali, di teatro di strada, improvvisazione teatrale, teatro acrobatico e con effetti pirotecnici, che si terranno a partire da domenica 12 giugno alle ore 22.00 quando in Piazza Federico Cesi, la Compagnia Teatrale Kronos metterà in scena “Kaccia alle Streghe”, suggestivo spettacolo che racconta come la minaccia di stregoneria sarà la scintilla che accenderà il fuoco dell’intolleranza e come superstizione o razionalità saranno il vero ago della bilancia.
Spazio alla Scienza
Non mancheranno momenti dedicati ai più piccoli con “L’Accademia della Piccola Lince”, laboratori legati al tema della scienza e della conoscenza scientifica. Diversi gli appuntamenti di approfondimento culturale a tema natura, enogastronomia, scienza, filosofia a partire da quello in programma per domenica 12 giugno alle ore 18 dal titolo “Il Rinascimento fra magia, filosofia naturale e scienza” a cui interverrà la professoressa Flavia Marcacci, docente di Storia del Pensiero Scientifico presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense; in questa occasione sarà presentata l’importante opera degli Accademici lincei, i quali, in un’epoca in cui la definizione disciplinare delle nuove scienze si andava delineando confrontandosi e mescolandosi con saperi di altro genere, come l’alchimia e l’astrologia, seppero intercettare le istanze più innovative e urgenti su temi di cruciale importanza: dai fenomeni del mondo del cielo alle scienze naturali, dal ruolo degli strumenti a quello del filosofo della natura si trova tutto il fermento speculativo del tempo.
I temi
Tanti i temi che verranno trattati: “Il Tartufo, dalla cucina rinascimentale alla nostra tavola” in programma il 13 giugno; “L’arte che descrive: dalle Tabulae Phytosophicae alla fotografia Naturalistica” in programma il 16 giugno; “Il Natural desiderio di sapere e lo spazio di libertà: Giordano Bruno, Tommaso Campanella ed i Lincei” in programma il 18 giugno; oltre all’incontro di sabato 25 giugno dal titolo “Archeologia Arborea: biodiversità frutticola tra storia, paesaggio e arte rinascimentale” con Isabella Dalla Ragione, presidente della Fondazione Archeologia Arborea, il progetto nato dalla ricerca sulle antiche varietà locali di piante da frutto e culminato in una “Collezione Frutteto” che si trova a San Lorenzo di Lerchi, nel comune di Città di Castello.
La musica
A chiudere la “Festa del Rinascimento” di Acquasparta, domenica 26 giugno, il concerto di musica barocca “Alla guerra d’amore. Musica vocale e strumentale in Italia tra la fine del ’500 e le prime decadi del ‘600” a cura de “La Selva Ensemble di Musica Antica” con Riccardo Pisani al canto, Carolina Pace al flauto dolce, Michele Carreca alla tiorba e chitarra barocca.
Gli organizzatori
La XXIII edizione de “La Festa del Rinascimento”, organizzata dall’Ente Il Rinascimento ad Acquasparta, con il patrocinio del Comune di Acquasparta e della Camera di Commercio dell’Umbria, si avvale fra l’altro del sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, della Regione Umbria e del Ministero della Cultura.